La società di San Diego non è la prima a sdoganare il file sharing (limitato, protetto e controllato) con la benedizione dell’industria discografica. Ma con la nuova versione della sua piattaforma di musica digitale spinge un piccolo passo avanti la condivisione legale di file in rete: i link spediti via posta elettronica autorizzano qualunque ricevente ad ascoltare la playlist selezionata dal mittente fino a 3 volte e per intero, prima di ridurre le possibilità di ascolto ad un “sample” di 15 secondi: diversamente da quanto accade, per esempio, su Napster 2.0, dove l’ascolto è sempre limitato al frammento audio di 15 secondi, e consentito solo agli abbonati al servizio. <br> A differenza di Napster e di MusicMatch, l’iTunes Music Store di Apple Computer non consente la condivisione dei file tra i suoi utenti.