Sono passati otto mesi dalla sentenza con cui il rapper e produttore Pharrell Williams e il cantautore Robin Thicke sono stati riconosciuti colpevoli, da un tribunale statunitense, di avere plagiato il brano di Marvin Gaye "Got to give it up" scrivendo la hit "Blurred lines" - portata al successo da Thicke stesso. Ora, tramite l'"The Hollywood Reporter", sono visibili online alcuni spezzoni video con le deposizioni ufficiali rilasciate da Williams e Thicke per perorare la propria causa. VIDEO 1 VIDEO 2 VIDEO 3 A quanto si può vedere nei video, la dichiarazione di Thicke ricalca fedelmente la versione data poi in Aula di tribunale - cioè che era ubriaco e in stato confusionale quando, l'anno prima, aveva rilasciato alcune interviste in cui identificava il pezzo di Gaye come una fonte di ispirazione per "Blurred lines". Pharell, invece, nei clip è più battagliero e addirittura si arrabbia per alcune domande che gli vengono fatte sul brano e che lui definisce "ridicole"; spiega anche, con decisione e veemenza: non sono andato in studio con l'intenzione di fare alcunché che somigliasse o suonasse come Marvin Gaye. E' interessante notare come, di fronte ad alcune domande incalzanti dell'avvocato dei Gaye che chiede a Williams di leggere delle note o di parlare di alcune progressioni di accordi tipiche del blues e del bluegrass, il produttore sia evidentemente a disagio e ripeta: Non sono a mio agio con queste cose, non sono qui per insegnare musica Un atteggiamento che in molti fa nascere il dubbio che Pharrell non sia in grado di leggere la musica e non abbia basi teoriche tradizionali. Una situazione, peraltro, ininfluente sulla sua capacità di scrivere e creare grandi hit - il fatto di non saper leggere uno spartito non ha certo impedito, in passato, a molti grandi artisti di creare musica di grande successo e qualità. Williams e Thicke ricorreranno in appello a marzo, per cercare di ribaltare la prima sentenza che li ha penalizzati; la battaglia legale si preannuncia lunga e dall'esito non facilmente prevedibile.