Il secondary ticketing, il mercato di biglietti che vede alcuni siti vendere tagliandi non autorizzati e maggiorati del prezzo ufficiale, è un fenomeno molto diffuso nella comunità musicale internazionale; nel Regno Unito, nel corso degli anni, si è cercato più volte e in diverse maniere di arginare il fenomeno, dall'iscrizione obbligatoria per l'acquisto dei biglietti per assistere al festival di Glastonbury a limiti sul numero di tagliandi acquistati. E tuttavia, nessuna di queste soluzioni è riuscita a controllare il fenomeno del secondary ticketing, che - al di là della rivendita di biglietti tra fan - continua a far arricchire alcune società attraverso la rivendita di tagliandi a prezzi gonfiati. In questi giorni, il governo del Regno Unito - che ha recepito la posizione di gran parte dei fan nei confronti di questo fenomeno, individuandone i "pro" e i "contro" - sta chiedendo una mano ai fan e agli spettatori dei concerti linee guida per modellare una legge che regoli il secondary ticketing. In sostanza, gli spettatori sono stati invitati ad offrire il proprio contributo attraverso un indirizzo e-mail, fornendo suggerimenti che possano regolare il fenomeno. Quello del secondary ticketing è un fenomeno molto sentito anche nella comunità musicale italiana: alcuni promoter, nel corso degli anni, hanno cercato a più riprese di fronteggiare le speculazioni via internet sulla compravendita dei tagliandi. In un'intervista concessa a Rockol la scorsa estate, il fondatore di Barley Arts Claudio Trotta ha detto che il solo modo per stroncare il fenomeno è il biglietto nominale: si tratterebbe di organizzare una vera e propria schedatura del pubblico. Una cosa del genere è stata recentemente messa in pratica per il concerto che i Foo Fighters hanno tenuto a Cesena per la promessa ai Rockin'1000; quando furono annunciate le date italiane del tour in supporto all'ultimo album di inediti di Dave Grohl e soci, qualche minuto dopo l'apertura ufficiale delle prevendite più di cento biglietti erano già disponibili a prezzo maggiorato (se non decuplicato) sulle piattaforme di secondary ticketing: così, Fabio Zaffagnini - la mente del progetto Rockin'1000 - e il management dei Foo Fighters, per aggirare il fenomeno del secondary ticketing e il bagarinaggio, hanno assegnato un codice tutti coloro i quali sono stati coinvolti nell'iniziativa e ad ogni codice hanno fatto corrispondere uno e un solo biglietto. F&P Group, la società costituita da Warner Music Italy e Ferdinando Salzano (in qualità di amministratore delegato), ha invece pubblicato una vera e propria lista nera dei siti dove non bisogna comprare biglietti (la lista è contenuta nel "manuale dello spettatore", consultabile a questo link). Tra gli ultimi provvedimenti adottati per arginare il fenomeno del mercato secondario, F&P ha pensato di invitare gli acquirenti a registrarsi online prima di effettuare l'acquisto (proprio come avviene per Glastonbury): questa soluzione è stata recentemente messa in pratica per il prossimo tour di Emma, "Adesso tour" (solo dopo essersi registrati gli utenti riceveranno le indicazioni per acquistare i tagliandi).