Diverse testate internazionali riportano oggi la notizia della "riapertura" del CBGB, culla del punk newyorchese un tempo sita al 315 della Bowery a Manhattan, New York, chiusa per fallimento nel 2006 e celebrata per un'ultima serata da Patti Smith, che insieme a Ramones, Television, Talking Heads, Blondie e molti altri mosse i primi passi sul palco della leggendaria venue, presso l'aeroporto internazionale di Newark, uno degli scali civili che servono la Grande Mela. L'esercizio di prossima apertura presso il Liberty International Airport di quello che fu lo storico club dove fiorì una parte fondamentale del rock contemporaneo ha in comune, per la verità solo parte del nome: il CBGB LAB (dove "Lab" sta per "Lounge and Bar") è in realtà un punto di ristoro, che per il momento non prevede una programmazione dal vivo, gestito da Harold Moore, big della ristorazione sulle sponde dell'Hudson. Il menu, secondo quanto twittato dalla gestione dell'attività, offre piatti in puro stile americano che vanno dalle Disco Fries (9 dollari) al più impegnativo Prime Rib, costolette da 42 dollari a porzione. Dopo la morte del fondatore Hilly Kristal, nel 2007, la proprietà del locale (e del relativo marchio) fu oggetto di diverse cause legali: alla fine dei procedimenti ad avere la meglio fu Lisa Burgman, ex moglie di Kristal, che ottenne la sala - dopo aver liquidato i crediti pregressi - ceduta poi nel 2011 a Tim Hayes, e successivamente data in concessione allo stilista John Varvatos per l'apertura di uno showroom. Nel 2014 Hayes annunciò una partnership con la società di marketing Epic Rights per l'espansione del brand, da attuare per mezzo di produzione di merchandise e concessione in licenzia della storica sigla a locali ai quattro angoli del globo sul modello del più noto Hard Rock Café.