Effettuato finalmente il decollo, da qui al 2009 il mercato legale della musica digitale volerà, in Europa occidentale, verso il tetto dei 3,5 miliardi di euro complessivi: parola dell’agenzia Forrester Research, le cui ultime proiezioni sembrano corroborare le speranze di rilancio che l’industria discografica affida ai negozi on-line e alla “mobile music”. “I consumatori”, ha osservato l’analista Rebecca Jennings, “si stanno convincendo gradualmente che pagare per i download garantisce affidabilità e musica di qualità, mentre i servizi diventano più facili da usare con la progressiva diffusione della banda larga”. <br> Secondo Forrester, oltre il 60 % del mercato digitale europeo, nel 2009, sarà assorbito da Gran Bretagna, Francia e Germania, i paesi leader del mercato. Nello stesso arco di tempo, Italia e Spagna dovrebbero sviluppare congiuntamente circa il 20 % del giro d’affari, 700 milioni di euro (più dell’attuale fatturato CD nei due paesi: troppo ottimismo?). E mentre oggi il 49 % dei “downloader” è di età compresa tra i 16 e i 24 anni, l’ampliamento dei cataloghi in offerta e la crescente facilità degli strumenti di acquisto via Internet o telefonino farà aumentare il consumo anche nelle fasce di età più adulte. <br> Lo scenario dipinto da Forrester prevede una proliferazione tumultuosa di nuovi servizi, anche da parte di insegne al dettaglio e di marchi non musicali, l’uso dei download gratuiti come veicolo promozionale e di marketing per iniziative commerciali nonché la diffusione (sempre grazie alla banda larga) dei download di filmati video. C’è però un rischio da non sottovalutare, avverte Forrester: tanto eccesso d’offerta, magari accompagnata a una "svendita" dei prodotti, rischia di saziare i consumatori prima del previsto.