Lo spauracchio dei programmi musicali radiofonici copiabili in qualità digitale, per la discografia statunitense, è già una realtà. Negli Usa è in commercio su Internet, a meno di 30 dollari, un programma software chiamato TimeTrax che, collegato al ricevitore della maggiore emittente via satellite nazionale, XM Radio (oltre due milioni di clienti), permette di ascoltarne i canali musicali (68, tutti senza interruzioni pubblicitarie) sul computer, di tenerli costantemente sotto monitoraggio (chiedendo, per esempio, di essere avvertiti quando in radio “passa” un brano dell’artista preferito), di selezionare e copiare le canzoni preferite sul pc in formato MP3 o WAV e di organizzarle in un archivio personale, così da poterle riascoltare quando si desidera. <br> I clienti di XM Radio, pare, si sono mobilitati in massa, facendo scattare l’allarme: tanto che persino i ricevitori necessari per incanalare la musica sul computer, in vendita anche a meno di 50 dollari, sono improvvisamente scomparsi dal mercato, i maggiori rivenditori ne sono rimasti sprovvisti e ne è già cominciata la caccia sui siti di aste e di materiale di seconda mano come eBay (dove il prezzo è salito anche a 300 dollari). Intanto, il titolare della società che distribuisce TimeTrax ha raccontato di aver ricevuto una lettera dagli avvocati di XM, che gli intimano di bloccarne la vendita. Ma l’associazione dei discografici RIAA, per bocca del consigliere Steven Marks, ha precisato di non essere intervenuta sulla vicenda: anche se, ha ammesso Marks, “siamo preoccupati per l’esistenza di programmi che essenzialmente trasformano quella che dovrebbe essere una pubblica esecuzione in un archivio musicale a disposizione dei privati”. <br> Mentre non tutti i distributori di TimeTrax dichiarano di voler aderire all’embargo richiesto da XM, invocando la libertà di copia personale sancita dalla legge, su Internet esistono molti altri programmi, spesso gratuiti, che consentono di catturare gli streaming digitali dalla rete, selezionarne i contenuti e copiare le singole canzoni sulla memoria del computer. Uno dei più popolari, StationRipper (ma ce ne sono molti altri, come TotalRecorder e ReplayRadio), è già stato scaricato più di 44 mila volte da Internet: il vantaggio, hanno osservato alcuni utenti, è che non si corre il rischio di scaricare virus o file di disturbo inseriti dai detentori dei copyright, mentre la possibilità di collegarsi simultaneamente ad una molteplicità di Web radio digitali consente di effettuare migliaia di download in poche ore. <br> Le case discografiche, da tempo coscienti del problema, hanno già richiesto l’intervento dell’agenzia federale per le comunicazioni, FCC, invocando una disposizione normativa che faccia obbligo ai broadcaster digitali di crittare i loro programmi o di incorporarvi dei messaggi che avvisino della illiceità della copia.