Che le esibizioni dal vivo fossero rimaste praticamente l'ultima fonte di utile per gli artisti di qualsiasi livello dopo l'inesorabile declino delle vendite discografiche era cosa nota da tempo, così come è altrettanto noto che il fan medio - pur di non perdersi il concerto del proprio artista preferito - sia disposto a mettere mano al portafogli molto più volentieri che non per comprare un nuovo album, magari nemmeno di inediti. Pollstar, piattaforma americana specializzata nel settore del live entertainment, ha stilato una classifica degli artisti più preziosi al botteghino nel 2015: le stime fanno riferimento (ovviamente) al mercato primario statunitense, e sono state ottenute facendo la media dei prezzi dei tagliandi relativi agli ordini di posto disponibili presso le venue che abbiano ospitato il tour USA dello scorso anno. La regina delle classifiche Taylor Swift con il suo "1989 World Tour" è stata la meno cara dei "top artist" presi in esame, piazzandosi al 17 posto della classifica con un prezzo medio pari a 110,15 dollari americani: davanti alla giovane star si sono piazzati - di misura - Marc Antony (con 110,92 dollari) e Rod Stewart, con 114,30 dollari. Robbie Williams, con la branca USA del suo "Let Me Entertain You Tour", si è fermato al quattordicesimo posto, con un prezzo medio del biglietto pari a 115,27 dollari, preceduto dall'"On Stage Together Tour" di Sting e Paul Simon, per un biglietto dei quali, in media, si spendeva 115,85. Con 118,35 dollari (in media) si poteva avere accesso a una delle tappe del "Innocence + Experience tour" degli U2, dodicesimi, sorpassati da Elton John (124,49 dollari in media, per un biglietto del suo tour USA 2015) e Fleetwood Mac, che con il loro "On with the Show Tour" hanno imposto un prezzo medio all'ingresso pari a 125,61 dollari. Al nono posto si attesta Bette Midler (127,54), ferma alle spalle di Madonna (ottava, con un prezzo medio per un biglietto del "Rebel Heart Tour" pari a 127,55 dollari) e Britney Spears, settima, che per assistere alla sua residency di Las Vegas chiedeva in media 136,83 dollari: i cinque eventi coi quali i Grateful Dead si sono congedati dal proprio pubblico - il Fare Thee Well tour - ha visto un esborso medio al botteghino pari a 144.32, undici in meno rispetto a quelli chiesti, in media, da Paul McCartney per il suo "Out there tour", i biglietti del quale sono costati ai fan americani 155,76 dollari, poco meno di quattro in meno rispetto al prezzo medio - 159,44 dollari - del tagliando per "History of the Eagles - Live In Concert", lo show del band di "Hotel California" rimasto fuori dal podio dei tour più costosi e ormai consegnato agli annali dopo la recente scomparsa di Glenn Frey. Se la medaglia di bronzo se la porta a casa Celine Dion, con una media di 163,44 dollari per la sua residency a Las Vegas, e quella d'argento viene assegnata a pieno titolo ai Rolling Stones - 174,50 dollari in media per assistere al loro "Zip code tour" - la palma di artista più costoso (per il pubblico) dal vivo va senza dubbio al nostro connazionale Andrea Bocelli: il tenore toscano, che lo scorso anno ha tenuto 24 spettacoli in 20 città americane, ha tenuto un prezzo medio al botteghino pari a 202,95 dollari, 28 in più rispetto al coste medio per assistere a uno show della band guidata da Mick Jagger e Keith Richards.