C'è chi, tra gli operatori di secondary ticketing, ad essere considerato uno speculatore - nella migliore delle ipotesi; un bagarino digitale, nella peggiore - proprio non ci sta. E sceglie di uscire allo scoperto. Tommaso Salvetti è il fondatore di HitYourTix, una delle quattro società - l'unica italiana: le altre tre, tutte con quartier generale all'estero, sono Viagogo, Seatwave e TicketBis - destinatarie della lettera indirizzata dall'ufficio legale di Claudio Trotta all'indomani del sold-out quasi istantaneo (e sospetto) dei biglietti per la data di Bruce Springsteen allo stadio Meazza di San Siro, a Milano, del prossimo 3 luglio. Salvetti prima ha indirizzato al patron di Barley Arts una lettera aperta, pubblicata anche sulla pagina Facebook ufficiale della società, che potete leggere integralmente nel frame qui sotto: Abbiamo colto l'occasione per rivolgere a Salvetti alcune domande, nella speranza di fare luce sulle modalità di azione delle piattaforme online di secondary ticketing. Ecco le sue risposte. - Che tipo di percentuale applicate come commissione sulle transazioni che vengono effettuate sulla vostra piattaforma? I costi di servizio di HitYourTix ammontano al 14% di quanto incassa il venditore. L’eventuale spedizione (con corriere Ups) ha un costo di 10,00€ ed è a carico del venditore, ma grazie alla consegna a mano (che prevede l’incontro delle 2 parti coinvolte nella compravendita) è possibile evitare questa spesa. - Dal punto di vista fiscale, chi guadagna vendendo un biglietto a prezzo maggiorato su Hityourtix generando un reddito per sé stesso, è tenuto a pagare le tasse sul reddito che produce? Se sì, queste tasse sono trattenute dalla vostra commissione e versate da voi o è l'utente a dover regolarizzare la sua posizione (per esempio, aprendo una partita iva)? Se la vendita è occasionale, no. Per vendita occasionale si intende quella di un utente che, non potendo più andare ad un concerto, rivende i biglietti anche a prezzo maggiorato. Se l’attività è organizzata e ripetuta si configura invevce un’attività imprenditoriale. La regolarizzazione di questa posizione è a carico dell’utente. Tutte le movimentazioni di denaro comunque avvengono in maniera perfettamente tracciabile. - Nel caso doveste individuare un utente che eserciti sulla vostra piattaforma un'attività "organizzata e ripetuta" e quindi imprenditoriale voi potreste essere ritenuti legalmente responsabili? Se sì, in che modo? Così come indicato nei termini e nelle condizioni di servizio, l'utente è personalmente responsabile per ogni eventuale onere fiscale a suo carico che può derivare dalla vendita dei biglietti. HitYourTix permette ad ogni singolo utente un massimo di 10 compravendite l'anno. Questa policy è stata pensata appositamente per evitare gli utenti che, anziché cercare il biglietto per il singolo concerto, ne fanno un'attività professionale. - L'andamento delle inserzioni sulla vostra piattaforma è monitorato? Vi è mai capitato di osservare movimenti non convenzionali - come, ad esempio, utenti particolarmente attivi nella rivendita, offerte fatte troppo a ridosso della messa in vendita sul circuito primario, attività di più profili troppo coordinate per essere gestite da diversi utenti? HitYourTix è ancora in fase di test e non abbiamo molto traffico. Il nostro obiettivo ora è validare il modello, capire cosa vogliono gli utenti e modificare la piattaforma in base ai feedback ricevuti, come fa qualunque startup. Inizialmente su HitYourTix gli utenti potevano anche mettere in vendita i biglietti (così come avviene sulle altre piattaforme), mentre ora la vendita può avvenire solo accettando l’offerta di acquisto di un utente. Per quanto riguarda i venditori, il nostro target è costituito da chi deve rivendere dei biglietti e desidera farlo a prezzo di mercato. Dai sondaggi che abbiamo fatto, il 4% delle persone che ha acquistato i biglietti per un evento, magari un anno prima, alla fine scopre di non poterci andare. Detto questo, per tornare alla domanda, ogni singolo movimento sulla piattaforma è monitorato e nessun utente ha mai venduto o messo in vendita più di 4 biglietti. - Qual è stato il ricarico più alto che vi sia mai capitato di osservare nella rivendita di un biglietto? E qual è, invece, quello medio? Il ricarico maggiore mai registrato su HitYourTix è del 221%. In cifre, un biglietto “Gradinata non Numerata” per il concerto di David Gilmour all’Arena di Verona del settembre scorso (il cui costo totale era di 55€ circa) è stato rivenduto incassando 121,58€. L’acquirente, commissioni e spedizioni incluse, ha pagato 150€. Il ricarico medio si aggira intorno al 20%, e specie a pochi giorni dagli eventi non sono infrequenti le vendite a prezzo di costo e sottocosto. I nostri numeri però sono ancora molto piccoli e non possono essere considerati rappresentativi del settore. - La compravendita di biglietti sulla vostra piattaforma riguarda solo i grandi eventi o anche quelli medio/piccoli? E interessa di più gli artisti stranieri o gli italiani? Su HitYourTix attualmente trattiamo solo i concerti che si tengono sul territorio italiano, e sono i grandi artisti internazionali a generare più interesse. In generale, la nazionalità dell’artista è irrilevante, ciò che conta è la scarsità di biglietti all’origine. In questo senso è più frequente e probabile che sia un artista straniero a fare pochi concerti in rapporto alla dimensione della propria fanbase. - Vi è mai capitato di rivendere biglietti nominali per eventi musicali o sportivi? No, perchè in questa prima fase abbiamo deciso di non considerare gli eventi sportivi (calcio in primis), ma di concentrarci sui concerti: un mondo che conosciamo meglio, essendo prima di tutto degli appassionati di musica. Nel mondo del calcio il biglietto è nominativo, ma la rivendita richiede solo un adempimento burocratico in più da parte del venditore (il cambio di nominativo appunto). - Dal punto di vista legale, come rispondete all'osservazione dei legali di Barley Arts sull'incedibilità del biglietto prevista dalle condizioni di vendita? Riguardo quelle clausole contrattuali ci sarebbe da discutere parecchio, ma è sufficiente dire che non sono presenti su tutti i biglietti. - Quindi non temete in alcun modo l'esposto alla Procura di Milano che Claudio Trotta presenterà prossimamente? Ovviamente temiamo un procedimento legale nella misura in cui lo dovrebbe temere qualunque piccola azienda. Indipendentemente dal torto o dalla ragione, rappresenterebbe un problema. A livello legale però abbiamo serie difficoltà ad immaginare cosa ci possa essere contestato. Abbiamo scritto la lettera aperta a Claudio Trotta proprio per spiegare che HitYourTix non è una piattaforma dedicata ai bagarini professionisti, ma ai fan che cercano un biglietto e troppe volte sono rimasti truffati comprando attraverso forum o social network. - Nel caso vi accorgeste della presenza di speculatori seriali operanti sulla vostra piattaforma, che provvedimenti prendereste? Pur essendo ben lontani dall’avere quel problema, abbiamo recentemente introdotto un limite alla vendita di biglietti: come ricordato prima, ogni utente può vendere un massimo di 10 biglietti all’anno, dopo di che viene bloccato. Il blocco avviene tramite controllo dell’account utilizzato per le vendite e dell’indirizzo ip.