La nostra analisi dei dati di votazione delle giurie di Sanremo ha suscitato vivaci reazioni, ed è stata ripresa da alcuni colleghi che ne hanno tratto conclusioni alle quali noi non ci eravamo permessi di giungere. Comunque siano andate le cose, tuttavia, se ne può tratte un insegnamento, che è corroborato da un’informazione che è emersa in seguito al rifacimento della votazione fra Miele e Francesco Gabbani. In conferenza stampa, è stato detto che il comportamento dei 25 giornalisti che avevano espresso regolarmente la loro preferenza alla prima votazione è stato molto corretto, perché alla seconda votazione hanno ripetuto precisamente la prima. Dal che si evince – lo sapevamo già, ma così è stato riconfermato – che il voto dei componenti della giuria della sala stampa è tracciabile: in altre parole, che la IPSOS dispone dei dati precisi su come ha votato ogni singolo componente della giuria della sala stampa. Il che va benissimo: anzi, secondo me il dettaglio di “chi ha votato chi” andrebbe reso pubblico, così come avviene all’Eurovision Song Contest (lo so per esperienza diretta). Dal mio punto di vista, che so condiviso da altri colleghi (i quali ne hanno fatto oggetto di precisa domanda, durante il Festival, al direttore di RAI Uno Giancarlo Leone), a maggior ragione sarebbe opportuno, anzi obbligatorio, che anche i voti della Giuria degli Esperti venissero resi noti nel dettaglio, componente per componente. Se così fosse stato già quest’anno, sapremmo chi degli otto giurati “esperti” ha cambiato parere fra venerdì e sabato. E siccome i giurati esperti sono professionisti, e anche remunerati, e siccome la RAI è servizio pubblico, mi associo alla domanda di Andrea Spinelli e ripropongo la richiesta che il prossimo anno i voti della Giuria degli Esperti, se ci sarà ancora, vengano resi noti uno per uno e persona per persona. Sarebbe bello se questo accadesse già per le votazioni di venerdì e sabato scorsi: anzi, sarebbe bello se qualche giurato prendesse in proprio l’iniziativa di far sapere come ha votato… Non succederà, lo so. Ma l’anno prossimo ricordiamocelo in tempo, eh? (fz)