A margine della conferenza stampa di presentazione del serale di Amici 15, di cui vi riferiremi più tardi, non è stato solo svelato il ruolo che Morgan svolgerà nel programma, ma il cantante ha (nuovamente) attaccato il talent di cui è stato a lungo giudice, ed in particolare il ruolo delle case discografiche nella gestione dei cantanti. Il già frontman dei Bluvertigo si è così espresso: "Parlo della mia esperienza: le case discografiche hanno gestito molto male quello che gli è stato dato. E' assoluta porcheria: in quel talent lì, al momento dell'iscrizione, i concorrenti si legano contrattualmente ad una casa discografica. Su 30.000 persone ne viene fuori solamente uno, se viene fuori. Ma chi è che poi li butta sul mercato? I signori discografici. E ogni anno vorrebbero che si buttasse giù il 'vecchio' per far posto al 'nuovo'. Gli va bene che Michele Bravi e Chiara Galiazzo non abbiano fatto più niente. E' una policy internazionale: lo fanno apposta" Gli ha fatto eco J-Ax, fino all'anno scorso coach a The Voice: "Non cerco un colpevole. Penso che questi format, che sono nati fuori dall'Italia, vengono concepiti in contesti diversi: l'Inghilterra e gli Stati Uniti hanno un mercato diverso rispetto all'Italia. Non voglio parlare male del passato. La situazione di Morgan era migliore della mia: almeno, da X Factor usciva qualcosa. Dove ero io, invece, non usciva niente".