La nota catena di megastore per l’intrattenimento, attiva anche in Italia, ha appena lanciato in Francia un negozio di musica digitale. Il catalogo iniziale propone circa 300 mila canzoni acquistabili come download al prezzo di 0,99 euro ciascuna (1,19 euro per le tracce vendute in esclusiva; 9,99 euro per un intero album): se i programmi verranno rispettati, l’offerta salirà a 600 mila brani entro la fine dell’anno, e successivamente ad un milione di pezzi. “Sempre che certi accordi vengano rispettati”, ha voluto sottolineare il direttore internazionale di Fnac, Christophe Cuvillier, indispettito dal fatto che il lancio della piattaforma sia stato ritardato di tre mesi a causa dei tentativi (inutili) di convincere le major a ridurre i livelli di protezione delle tecnologie DRM (Digital Rights Management) per garantire la compatibilità dei file con sistemi e riproduttori diversi. <br> Le maggiori case discografiche si sono opposte sostenendo che il rischio di duplicazione selvaggia sarebbe stato troppo alto: di conseguenza, la musica contenuta nel negozio Fnac è disponibile nel solo formato WMA di Microsoft e non è ascoltabile sui lettori iPod della Apple, i player portatili più diffusi tra i consumatori di musica digitale. “A differenza delle indies”, ha detto Cuvillier, “le major non hanno voluto accettare un livello normale di protezione”.