Basta con gli sprechi di denaro: a cominciare da quello che si spende per soddisfare le richieste esagerate di certi artisti, una volta che assaporano i primi successi o arriva il momento di rinnovare i vecchi contratti. “Non è il modo giusto di gestire le cose” sostiene Guenter Thielen, numero uno di Bertelsmann (proprietaria di BMG), in un’intervista pubblicata qualche giorno addietro dal quotidiano economico Wall Street Journal. “Piuttosto”, sostiene il manager tedesco pensando probabilmente all’accordo multilaterale che la concorrente EMI ha siglato qualche anno fa con la sua superstar Robbie Williams (vedi News), “bisognerebbe creare delle vere e proprie partnership che coinvolgano tutti gli aspetti della carriera di un artista, comprese le sue esibizioni dal vivo”. Nella stessa intervista, Thielen ribadisce la ferma intenzione del suo gruppo di restare nel mercato musicale (“tutti i settori industriali comportano dei rischi: allora bisognerebbe smettere di investire ovunque”) e sottolinea l’importanza della ricerca di una maggiore efficienza nella gestione delle case discografiche e delle loro sedi in giro per il mondo. “Fondendo Sony e BMG su tutti i territori”, conferma, “risparmieremo un sacco di soldi”. <br> E a proposito della nuova super major, arriva notizia di un’altra investitura ufficiale: stavolta riguarda Spagna e Portogallo, dove il responsabile per l’Europa continentale Maarten Steinkamp (vedi News) ha nominato José Maria Cámara (BMG, ma già con Sony) responsabile per tutta la penisola iberica, con Carlos Lopez (BMG) a coadiuvarlo nel ruolo di presidente di Sony BMG Spagna. A questo punto è lecito attendersi notizie imminenti anche sul fronte italiano.