Cala drasticamente il prezzo dei Cd singoli in Francia, nel tentativo estremo di salvare una fetta di mercato discografico che, più ancora che altrove, sembra ormai a rischio di estinzione (-30 % nei primi 9 mesi dell’anno, secondo le cifre diffuse dall’associazione di categoria Snep). <br> La prima casa discografica a decidere di praticare forti sconti sul prodotto, spiega il quotidiano d’informazione musicale Billboard Bulletin, è stata la Sony Music, seguita da Universal, Warner ed EMI, mentre anche l’indipendente Wagram ha annunciato di voler adottare una strategia analoga. In conseguenza della manovra collettiva, il prezzo richiesto al pubblico francese per l’acquisto di un Cd singolo dovrebbe passare da oltre 5 euro a circa 4 euro. <br> Mentre Pascal Nègre (Universal) intende l’iniziativa come un “messaggio forte rivolto ai ragazzi, talvolta tentati dai download illegali”, suoi colleghi come Thierry Chassagne (Warner Music) insistono sul fatto che per i Cd singoli non è ancora arrivato il momento della pensione. Parere diverso esprimono però i dirigenti della Fnac, la maggiore catena al dettaglio nazionale, convinti che i Cd singoli diventeranno un mercato di nicchia lasciando spazio preponderante ai download digitali (legali). In Italia, durante tutto il 2003 (dati Fimi) le vendite di Cd singoli sono diminuite del 18,62 % a 2 milioni e 456 mila pezzi.