Londinese, 48 anni, battitore libero della scena post-punk, neoacustica, cantautorale e alternative rock tra il 1977 ed oggi (da solo o come bandleader: Swell Maps, Jacobites, Last Bandits), fanatico dei Rolling Stones (sta scrivendo una biografia su Ron Wood), amico dei R.E.M. (nel 1990 Peter Buck, Mike Mills e Bill Berry contribuirono a un suo disco, “The jewel thief”, poi ribattezzato “Liquor, guns & ammo”), autore di colonne sonore (il nuovo film di Kaurismaki, “Honey baby”) e molto altro, Nikki Sudden è una tipica figura di culto underground della scena rock europea: adattissimo, si direbbe, ad inaugurare con il nuovo album “Treasure island” l’attività discografica delle edizioni Lain (già collana della Fazi Editore, che in Italia ha tradotto e pubblicato scrittori angloamericani dell’ultima onda, ma anche il primo romanzo di Nada, “Le mie madri”, e il libro-scandalo della diciassettenne catanese Melissa P., “100 colpi di spazzola prima di andare a dormire”). <br> A Sudden, nel nascente catalogo Lain Records, faranno presto compagnia altri outsider della scena pop anglosassone: Epic Soundtracks (pseudonimo sotto il quale si celava suo fratello Kevin Paul Godfrey, scomparso nel 1997: un suo album postumo, “Wild smile”, uscirà nella primavera del 2005) e il druido psichedelico Julian Cope, di cui a gennaio uscirà la biografia tradotta “Head on/Repossessed” (pubblicata in Inghilterra nel ’99), accanto ad una nuova raccolta di canzoni inedite (dovrebbe trattarsi del lungamente atteso “Citizen cain’d”, vedi News).