L'obiezione della rivendita per cause di forza maggiore è uno dei argomenti favoriti dagli operatori sul mercato secondario, che - il più delle volte - prendono le distanze dagli speculatori sostenendo di limitarsi ad offrire un (lecito) servizio ai fan che, per ragioni più o meno gravi, non possano più partecipare a un evento per il quale abbiano comprato un biglietto con largo anticipo. Adele, che della propria battaglia contro il secondary ticketing non ha mai fatto mistero, ha deciso di allearsi con un operatore di rivendita - Twickets, operante anche in Italia - per la serie di eventi che la vedranno protagonista la prossima estate allo stadio di Wembley, a Londra. La breve residency nella capitale britannica della diva pop di "25" ha già fatto segnare cifre record sul mercato secondario: lo staff dell'artista, proprio per arginare speculazioni e togliere ogni alibi agli operatori di rivendita, ha stretto un accordo con Twickets che impone alla piattaforma la rivendita al face value - cioè al prezzo imposto sul mercato primario - dei tagliandi per gli eventi a Wembley. Di contro, i tagliando scambiati "eticamente" su Twickets verranno ritenuti "sicuri" dagli organizzatori, che accorderanno l'ingresso ai possessori anche in caso di identità diversa da quella segnalata in occasione dell'acquisto sul mercato primario: "I possessori di biglietti che non potranno assistere agli eventi potranno rivenderli su Twickets ad altri fan ad un prezzo non superiore a quello pagato in origine", si legge sulla pagina della piattaforma dedicata alla cantante. Non è la prima volta che lo staff di Adele si allea con società operanti sul mercato secondario per debellare il fenomeno del bagarinaggio online: in passato la star britannica aveva stretto un accordo con Songkick, che - grazie ad un sistema informatico creato ad hoc - aveva permesso l'identificazione degli speculatori nelle prime fasi della prevendita ed il conseguente annullamento dei biglietti immessi a prezzi maggiorati sul mercato secondario.