Nel Regno Unito potrebbe scoppiare presto una bufera simile a quella scatenata dall'inchiesta di Matteo Viviani delle Iene, che avrebbe prodotto delle prove circa il rapporto diretto - e in violazione di un contratto di esclusiva con l'operatore primario Ticketone - tra alcuni promoter musicali italiani e Viagogo, società di secondary ticketing operante nel nostro Paese: secondo quanto riferito oggi, mercoledì 11 gennaio, da Victoria Derbyshire all'interno del suo programma per la BBC, la società di management che cura gli interessi di Robbie Williams, la britannica Ie:music, avrebbe ceduto interi pacchetti di biglietti per le date del tour dell'ex Take That direttamente a Seatwave, società di secondary ticketing controllata da Ticketmaster. I tagliandi girati direttamente alla società operante sul mercato secondario sarebbero poi stati messi in vendita a prezzi maggiorati in media di 65 sterline, alle quali sono stati poi aggiunte le commissioni di servizio, sensibilmente più care rispetto a quelle presenti sul mercato primario. Al momento né il cantante né la sua agenzia di management hanno rilasciato commenti in merito. Tra le prime chiose fatte registrare dai colleghi della star c'è quella del cantante degli You And Me At Six Josh Franchesci, che - sempre alla BBC - ha dichiarato: "Non hai bisogno di soldi extra: sei Robbie Williams" A suscitare scandalo, oltremanica, è la posizione di Ie:music riguardo il secondary ticketing: nel novembre del 2015 l'agenzia aveva addirittura aderito alla campagna anti secondary ticketing varata dal promoter Harvey Goldsmith, nella quale si invitava il governo britannico a prendere dei provvedimenti per arginare la speculazione sistematica sui biglietti di ingresso per gli eventi musicali dal vivo.