Se n’è parlato per anni, e ora il Cd “basic” (un po’ l’equivalente del libro in edizione economica) si affaccia nei negozi di dischi: durata inferiore a quella del fratello maggiore, il Cd audio tradizionale, confezione ridotta all’osso (stile Cd-R), prezzo al pubblico (10 euro) adatto a tutte le tasche o quasi. <br> Ci è arrivata per prima la edel tedesca, che in questa veste spartana distribuisce ora sul mercato l’omonimo album di debutto di JoJo, oltre mezzo milione di copie vendute negli Stati Uniti (dove però lo gestisce il gruppo Universal). Nell’edizione “basic”, il Cd della baby pop star è condensato in dieci tracce (invece che diciassette), è privo del “booklet”-libretto di copertina e alloggia in una semplice jewel box trasparente. Il prezzo “è pensato per venire incontro ad un pubblico, soprattutto giovane, con scarse disponibilità economiche”, spiega a Rockol il presidente di edel Italia Paolo Franchini. “I margini per la casa discografica”, aggiunge, “diventano ridottissimi, anche perché l’iniziativa è sostenuta da una campagna pubblicitaria in radio. Ma è un atto doveroso, che tiene conto dei segnali che arrivano dal mercato, rivenditori e consumatori”. Basterà a contrastare l’alternativa a costo quasi zero della pirateria? “Io credo che il prezzo sia più che ragionevole”, risponde Franchini, “tenuto conto che si tratta di un disco nuovo e ai vertici delle classifiche internazionali. Se l’esperimento avrà successo, verrà sicuramente ripetuto con altri titoli. Il Cd ‘basic’ potrebbe diventare un vero e proprio formato alternativo a quelli già in circolazione sul mercato”.