La corsa ai biglietti per gli show del cantautore di Hebden Bridge non è stata (per lo meno) avventurosa solo per i fan italiani: gli speculatori di tutta Europa di sono dati da fare in occasione delle prevendite per le date del tour di Ed Sheeran, che, proprio come nel nostro Paese, nel Vecchio Continente si sono aperte lo scorso giovedì, 2 febbraio. A patire maggiormente la concorrenza dei bagarini online - solo nella Penisola TicketOne ne ha individuati un centinaio, pronti ad accaparrarsi un totale di 300 biglietti subito bloccati e rimessi sul mercato primario - sono stati, secondo quanto riferito dall'edizione digitale del New Musical Express, i fan britannici dell'artista: i tagliandi per le date nel Regno Unito di Sheeran, la mattina di quattro giorni fa, sono andati esauriti nel giro di pochi minuti, per poi riapparire a tempo record (e a prezzo maggiorato) sulle piattaforme del mercato secondario. Per rispondere alle numerose proteste inoltrate dai fan agli organizzatori dei concerti oltremanica della voce di "Divide", il management di Ed Sheeran ha diramato un comunicato dove viene espressa senza mezzi termini la posizione del cantante: "Ci opponiamo con veemenza alle pratiche non etiche che si verificano sul mercato secondario. Abbiamo notificato a tutti i nostri partner, siano essi promoter, sale da concerto o società di rivendita sul mercato primario, le modalità secondo le quali desidereremmo vengano venduti i biglietti per i nostri spettacoli, cioè direttamente ai fan" "Abbiamo stretto una partnership con Twickets [società con la quale in passato ha collaborato anche Adele, ndr], che permette al pubblico di rivendere eticamente i biglietti, al massimo al prezzo originale imposto dagli organizzatori: incoraggiamo i fan a utilizzare quella come piattaforma per rivendere, eventualmente, i biglietti acquistati" "Siamo al corrente, e per questo molto preoccupati, delle attività svolte dai siti di secondary ticketing: invitiamo tutti i fan a non usufruirne, al fine di evitare di venire truffati pagando prezzi molto più alti o - peggio - di vedersi recapitare biglietti contraffatti. Ancora una volta invitiamo tutti i fan a rivolgersi esclusivamente ai canali ufficiali"