Era solo il primo luglio scorso quando Mediaset, rilevando in toto le azioni della RB1 Spa e di fatto sostituendosi a Finelco, faceva nascere RadioMediaset, gruppo radiofonico del gigante di Cologno Monzese che raggruppa le emittenti R101, Radio 105 e Virgin Radio (con Radio Monte Carlo come partner esterno): nemmeno un anno dopo, lo stato maggiore della prima entità dell'etere tricolore ha chiamato a raccolta la stampa presso il quartier generale di Largo Donegani, a Milano, per fare un punto su quanto fatto fino ad ora e per dare la direzione sulla condotta che verrà tenuta per tutto l'anno in corso. "Nel momento del passaggio di testimone abbiamo rilevato degli asset che perdevano 6 milioni di euro l'anno. Noi ne abbiamo investiti 130, che è una cifra importante anche per un'azienda grande come la nostra, e siamo riusciti ad invertire la rotta facendo segnare i trend di crescita migliori dell'intero panorama radiofonico italiano: il nostro prossimo obbiettivo, per il 2020, è quello di centrare un risultato operativo da 13 milioni di euro l'anno", ha spiegato il Chief Financial Officer del Gruppo Mediaset Marco Giordani, che con orgoglio sciorina i traguardi tagliati nel primo trimestre del 2017, con Radio 105 a occupare il podio dei tre programmi - Tutto Esaurito, Lo Zoo di 105 e 105 Friends - più ascoltati nella Penisola nel quarto d'ora medio ("Il segmento più considerato dal mercato pubblicitario", precisa Giordani) e una crescita in termini di ascolti superiore a quella fatta segnare dai diretti competitor - Radio Deejay in primis. "Non vogliamo considerare questa prestazione un punto di arrivo, ma di partenza", continua Giordani, che passa a illustrare le strategie riservate alle tre stazioni del gruppo: "Radio 105 resterà la ammiraglia, ovviamente orientata al mainstream e all'intrattenimento, con un occhio di riguardo alla fascia dei giovani adulti. Virgin è la stazione che ha la maggiore vocazione internazionale, con un palinsesto composto dal 95% di musica straniera e il resto di brani nazionali ma estremamente profilati. R101 è la radio sulla quale abbiamo fatto il più grande lavoro di riposizionamento: ora l'emittente sta virando maggiormente verso il pubblico femminile, che spesso la sceglie come alternativa a stazioni più grandi ma più convenzionali. Anche qui, con un brano italiano al massimo ogni ora, la vocazione è internazionale". E' su Virgin Radio che i progetti futuri paiono essere più definiti: oltre al presidio "fisico" dei grandi eventi dell'estate - tra gli altri, quelli di Radiohead, Guns N' Roses, Aerosmith, Green Day e Red Hot Chili Peppers - l'emittente diretta da artisticamente da Dj Ringo sarà viva oltre che sull'etere con diverse iniziative extra-radiofoniche, come un concorso rivolto alle band emergenti per assicurarsi un posto da sideshow act ai concerti di punta della prossima bella stagione, una sorpresa ("Che arriverà il prossimo 12 luglio per il decimo compleanno della radio, e della quale al momento non posso dire di più") e una manciata di emanazioni editoriali, da un allegato semestrale di prossima pubblicazione all'insegna dello "style rock" alla testata affiliata a Panorama Icon a un libro della voce dell'emittente Paola Maugeri, passando per un "progetto più trasversale sul mondo dei motori" che sarà curato dallo stesso Dj Ringo. Molto incoraggianti anche i segnali provenienti dal comparto dedicato alla raccolta pubblicitaria: la concessionaria del gruppo Mediamond ("Grazie alla quale possiamo vivere liberi dall'ossessione delle impression in favore di un lavoro più organico sulle community", spiega Giordani), nel primo trimestre, ha fatto segnare un incremento - riferito solo al settore radiofonico - del +4,3%, dato superiore - precisano sia Giordani che l'ad della concessionaria Davide Mondo - "superiore agli indici attuali del mercato". In attesa che la prossima tornata venga certificata dal Tavolo Editori Radio, che effettuerà i propri rilevamenti alle telefonate Cati (Computer-Assisted Telephone Interviewing), alla luce dei problemi riscontrati con la modalità meter introdotte più di recente. "Abbiamo iniziato questa attività come una bellissima avventura", ha dichiarato il vicepresidente esecutivo e amministratore delegato del gruppo Mediaset Pier Silvio Berlusconi: "La radio è un mezzo fresco e moderno, ma diverso dalla TV: ecco perché non abbiamo in programma virate su format più propriamente televisivi come quello del talk show". Questo, in ogni modo, non impedirà sperimentazioni tra media dello stesso gruppo: prossimamente, su Italia 1, debutterà lo show "Teste di casting", nato da un'idea di Paolo Noise e realizzato con la collaborazione degli altri protagonisti dello Zoo di 105. Insomma, nessun stravolgimento in vista: "Non siamo alla ricerca del colpo ad effetto", rassicura Giordani prima che la conferenza divaghi su temi extra radiofonici come la querelle con Vivendi e l'acquisizione di frequenze del digitale terrestre, "Ci saranno delle innovazioni, ma per il momento preferiamo considerarle solo sperimentazioni. Non abbiamo investimenti in programma: per il momento vogliamo sfruttare al massimo gli asset acquisiti sul mercato".