E' davvero arrivato il momento di intonare la marcia funebre per il Cd audio? A quando l’annunciato sorpasso della musica “virtuale” rispetto a quella contenuta nei supporti che si acquistano in negozio? I sostenitori del modello di consumo tradizionale, affezionati alla loro collezione di dischetti argentati da 5 pollici, possono tirare un sospiro di sollievo se le ultime proiezioni di Jupiter Research si riveleranno fondate: il Cd terrà in mano il timone della barca musicale per cinque anni almeno prima di cedere il passo ai download da Internet (e non è detto che poi scompaia rapidamente dal mercato). <br> Certo, il tasso di crescita della musica digitale è impressionante: la Apple Computer, leader indiscussa di mercato in questo settore, parla di 200 milioni di canzoni scaricate dai siti iTunes nel mondo, mentre i lettori iPod in circolazione superano già i 5 milioni di esemplari. Ma fino al prossimo decennio, secondo Jupiter, non si potrà parlare ancora di un predominio della musica scaricata da Internet sui pc, sui player portatili o sui telefonini: “Nonostante il successo dei nuovi servizi”, assicura il responsabile dell’istituto Mark Mulligan, “la musica digitale non sta rimpiazzando i Cd”.