Nuove band e solisti di successo sulla scena (Keane, The Streets, The Darkness, Franz Ferdinand, McFly, Joss Stone, Natasha Bedingfield…), nuovi modi di acquistare musica (il digital download legale da Internet, naturalmente). Grazie a questi due ingredienti e a un terzo trimestre particolarmente vivace, il Regno Unito celebra una ripresa dei consumi musicali, + 3 % tra gennaio e settembre 2004 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. <br> Le cifre raccolte dall’associazione inglese di categoria BPI tracciano un bilancio positivo non solo per l’emergente scenario digitale ma anche per il vetusto, e vituperato, mercato dei Cd: i quasi 52 milioni di album venduti tra luglio e settembre rappresentano un picco storico per l’industria britannica. L’apertura del canale di vendita digitale ha ridato fiato anche alle vendite di singoli: crollate di un altro 12 % dei negozi, ma in crescita del 9 % se si calcolano anche i download dalle piattaforme on-line (1,75 milioni di singoli venduti nei tre mesi estivi su siti come Wippit e MyCokeMusic). <br> Il duraturo “Life for rent” di Dido è risultato l’album più venduto degli ultimi dodici mesi, seguito da “Friday’s child” di Will Young. E l’industria di Sua Maestà può guardare con soddisfazione alle classifiche senza temere troppo gli effetti della American Invasion: 11 degli album della Top 20 trimestrale appartengono ad artisti sotto contratto diretto con etichette locali.