Torna sulla scena l’inventore di Napster (vedi News), con un bel capitale d’immagine da spendere, malgrado tutto, dopo l’incredibile terremoto indotto dalla sua idea rivoluzionaria di qualche anno fa: tanto che la major Universal gli ha già accordato piena fiducia (vedi News) e qualche pezzo grosso dell’industria è pronto a spendere per lui parole di grande elogio (“Shawn è un puro, come un artista o uno scienziato, e io farò tutto il possibile per aiutarlo” ha dichiarato il potente capo della Interscope Jimmy Iovine, che della scuderia Universal è uno degli uomini guida). <br> Questa volta, come noto, Fanning ha saltato il fosso e con la sua nuova creatura, Snocap Inc., si propone il fine di legittimare i sistemi peer-to-peer, affibbiando ad ogni canzone tradotta in formato digitale una “impronta” che dovrebbe consentire di seguirne passo per passo il percorso in rete e i “rimbalzi” tra un computer e l’altro, permettendo ai legittimi proprietari di fissare prezzi, numero di copie concesse e quant’altro ma anche di espellere dal campo di gioco tutto il materiale non autorizzato. <br> Secondo i calcoli di Fanning ci sono circa 25 milioni di canzoni oggi in circolazione su reti come KaZaA, eDonkey e BitTorrent: il suo obiettivo è di registrarne il maggior numero possibile sul suo database con l’aiuto di chi ne detiene i copyright, in modo da poter controllare il numero dei download, raccogliere i proventi dagli utenti e distribuirli agli aventi diritto trattenendo per sé e per la sua società una commissione per il servizio prestato. Fanning e i suoi soci, Jordan Mendelson e Ron Conway hanno affidato allo studio legale Loeb & Loeb il compito di rappresentarli nelle trattative con le case discografiche, ma puntano decisi anche a Hollywood per allargare l’utilizzo del programma di file sharing sicuro ai film diffusi su Internet. L’industria musicale e cinematografica, data l’attuale situazione, non ha nulla da perdere, e si sta interessando alla sua proposta. Resta da vedere se i gestori di KaZaA, Morpheus e gli altri network p2p saranno davvero disposti a rinunciare al redditizio status quo e a fare altrettanto.