Il prossimo 19 settembre si terrà all'Arena di Verona quello che il presidente di RTL 102,5 Lorenzo Suraci ha definito "un gran galà musicale di fine estate" modellato sul format del Festivalbar, lo show televisivo dedicato ai successi estivi chiuso definitivamente nel 2008. "Purtroppo Andrea Salvetti ha scelto di tenere il marchio nel cassetto", ha spiegato Suraci al Corriere della Sera, anticipando sommariamente le linee guida del programma, che sarà trasmesso in diretta via radio, sul canale TV di RTL e sul sito dell'emittente: "La programmazione estiva sarà in funzione di questa gara. Per garantire la serietà, abbiamo studiato un meccanismo trasparente, per cui ogni ascoltatore potrà dare un solo voto al giorno". Come criterio di popolarità, tuttavia, non si è fatto cenno al conteggio delle visualizzazioni su Youtube e ai passaggi sulle principali piattaforme di streaming. Oltre al premio principale, sono previsti anche un premio assegnato dalla SIAE al brano più eseguito fuori dalle radio (in feste di piazza, eventi dal vivo o discoteche) e altri due riconoscimenti rispettivamente assegnati da FIMI e PMI. Personalmente mi rallegra la resurrezione del Festivalbar, benché sotto altro nome. Ci sarebbe da discutere quanto si vuole sulle modalità di voto previste dall'organizzatore (ricordiamo che un tempo - almeno formalmente, perché la discrezionalità del patron Salvetti era ampia - il vincitore del Festivalbar veniva individuato conteggiando gli ascolti dei dischi nei juke-box), ma trattandosi dell'iniziativa di un imprenditore privato non c'è ragione di eccepire granché: a casa propria e con i suoi soldi ognuno fa come gli pare. Semmai c'è da rimpiangere, come ormai è purtroppo consuetudine, che chi dovrebbe istituzionalmente prendere l'iniziativa di ideare e gestire certi appuntamenti clou della stagione musicale (le associazioni dei discografici, la SIAE e la RAI) si faccia sistematicamente sostituire da altri soggetti privati (vedi i vari Awards di primavera). Poi ci sarà poco da lagnarsi se i risultati finali delle votazioni appariranno condizionati da preferenze e interessi di parte. (Franco Zanetti)