Si terrà tra i prossimi 20 e 26 novembre la Milano Music Week, settimana dedicata alla musica che vedrà il capoluogo lombardo animarsi - in diverse location della città - con concerti e dj set ma anche con dibatti, incontri e seminari dedicati agli addetti ai lavori. "Cosa manca all'industria musicale italiana perché venga valutata per quello che merita?", si è domandato l'assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno: "La rappresentazione reale, raccontata da manifestazioni di qualità di cosa si sta producendo, e l'approccio sistemico, dove gli attori della filiera siano tra loro coopetitivi e non competitivi. A Milano il modello della 'week', già adottato per altre forme d'arte, sviluppa al meglio le capacità di rappresentazione della filiera creativa". "Il fine è quello di rendere Milano, che già è l'epicentro musicale nazionale, una vera e propria 'music city'", ha spiegato il presidente di SIAE Filippo Sugar, uno dei rappresentati della filiera creativa intervenuti alla conferenza: "Dobbiamo aiutare il sistema musicale a crescere, basandoci sul diritto d'autore, che rappresenta per l'industria musicale quello che il brevetto rappresenta per l'industria tecnologica. Negli ultimi quattro anni SIAE è cresciuta, perché gestita non dalla politica ma dagli associati: nell'ambito della Music Week faremo la nostra parte, favorendo l'organizzazione di spettacoli attraverso la semplificazione delle procedure burocratiche e sostenendo gli indipendenti. E con un progetto - un ufficio per il sostegno degli artisti italiani sul panorama internazionale, che abbiamo già finanziato per tre anni e che avrà sede proprio a Milano - del quale parleremo più avanti...". "E' naturale che un'iniziativa del genere abbia sede a Milano, dove la musica in Italia è sempre arrivata 'prima'", ha concluso Luca De Gennaro, "curatore" - la definizione è sua - dell'evento: "Viviamo in un periodo di nostalgia per il passato, per questo il nostro scopo sarà quello di offrire al pubblico musica nuova, che venga da artisti emergenti o da nomi già ampiamente affermati sul panorama internazionale. Riguardo il mio ruolo: quello che cercherò di fare sarà il Dj della città. Mi piace l'idea di 'suonare' Milano. E il mio spirito guida sarà John Peel, il cui motto era: 'Non siamo qui per dare alle gente quello che vuole, ma quello che ancora non conosce".