Edgar Bronfman Jr., nuovo condottiero della major musicale americana, prepara il terreno a un probabile, futuro collocamento in Borsa di una parte del capitale sciorinando cifre in salutare controtendenza rispetto ai bilanci irrimediabilmente in rosso di qualche tempo fa. <br> L’ultimo report finanziario del gruppo, pubblicato in questi giorni e riferito al periodo 30 novembre 2003/30 settembre 2004 per effetto di modifiche intervenute nelle procedure contabili, evidenzia ancora un disavanzo complessivo nel conto economico (136 milioni di dollari), tuttavia inferiore a quello dell’anno precedente (239 milioni di dollari) e controbilanciato dal conseguimento di un utile operativo (7 milioni di dollari) grazie anche alle riduzioni di costi conseguite con la ristrutturazione aziendale (nei primi tre mesi sotto esame la società faceva ancora parte della holding Time Warner, vedi News). Gli introiti da vendite discografiche e da diritti editoriali sono cresciuti del 2 %, a 2,54 miliardi di dollari, che rappresentano però una perdita del 3 % se calcolata a tassi monetari costanti e cioè senza tenere conto delle fluttuazioni internazionali dei cambi. Incorporando nel computo queste ultime, il fatturato discografico risulta calato del 4 % (i best seller del periodo, come Green Day, Josh Groban e Jet, sono stati meno incisivi di quelli dell’anno precedente) mentre il giro d’affari editoriale cresce dell’1 %. I risparmi di costi ammontano contemporaneamente a circa 240 milioni di dollari, con la prospettiva di portarli a 250 entro la fine del 2005. <br> A fine dell’esercizio fiscale, Warner Music disponeva di circa 555 milioni di dollari in attività liquide, buona parte delle quali (350 milioni di dollari) sono state restituite agli investitori finanziari che hanno permesso l’acquisizione della società da Time Warner. “Ora che la parte principale della ristrutturazione è stata completata”, ha commentato Bronfman in un comunicato, “possiamo spostare l’obiettivo sulla costruzione e sullo sviluppo del nostro roster di artisti e di autori”.