Il presidente della Universal Music France (nonché una delle figure più in vista dell’industria musicale transalpina), Pascal Negre, rischia sei mesi con la condizionale e una multa da 25 mila euro per una presunta frode fiscale risalente al 1996. All’epoca, secondo le accuse ricostruite nei giorni scorsi dal pm davanti alla Corte di Appello di Versailles, Negre, allora alla guida della PolyGram (poi diventata Universal) concesse un prestito da un milione e mezzo di euro alla pop star locale Florent Pagny, sotto contratto con una delle etichette del gruppo, la Mercury: in base alle indagini del Fisco, tuttavia, la somma sarebbe stata concessa a titolo di anticipo royalties sulle future vendite dei dischi, e sarebbe dunque risultata tassabile. <br> In primo grado, la giustizia francese aveva condannato Pagny (15 mila euro di multa e sei mesi con la condizionale) e assolto Negre: sulla posizione di quest’ultimo la Corte di Appello si pronuncerà il prossimo 27 gennaio.