Delle grandi società italiane di live promoting, la Barley Arts di Claudio Trotta è una delle due agenzie (con Live Nation, che si è riservata di operare anche su Ticketmaster, quando la piattaforma debutterà anche sul mercato italiano) ad aver deciso di non rinnovare l'esclusiva a TicketOne dopo il termine dell'accordo Panischi, il contratto - in scadenza la prossima domenica, 30 luglio - che da quindici anni a questa parte legava la biglietteria dei principali impresari musicali tricolore alla controllata italiana di Eventim. "Ma non c'è né polemica, né tantomeno livore o dietrologia", precisa il promoter milanese: "Sono stato il primo a prendere posizione pubblicamente a favore di TicketOne in occasione della multa - che continuo a reputare ingiusta - comminatagli dall'antitrust". "Quindici anni, però, sono tanti", continua Trotta: "Nel frattempo il mondo è molto cambiato, e si sono presentati temi - nel mondo del ticketing - che per coerenza trovo impossibili da non affrontare, come il proliferare di tipologie di biglietti che offrono privilegi, o il costante crescere di prezzi e commissioni, o ancora l'annoso problema del secondary ticketing. Si prenda, per esempio, le commissioni per le transazioni effettuate con carta di credito: nell'accordo Panischi dovevano essere comprese nel 15% dei diritti di prevendita, cosa che poi - invece - è stata completamente disattesa". "All'epoca fu giusto sottoscrivere l'accordo Panischi, ma oggi, per coerenza con la linea che sia io che la mia azienda abbiamo tenuto in tutti questi anni, non ho sentito l'urgenza di rinnovare un accordo senza prima affrontare delle tematiche che penso non siano più procastinabili. Trasparenza, risparmio, sicurezza: queste sono le mie priorità. E poi il mio è anche un discorso strategico: dopo così tanto tempo è anche un bene guardarsi intorno per un po', e vedere cosa sta succedendo nel mondo". Nel frattempo, però, i biglietti per le tre date del prossimo dicembre di Litte Steven sono stati messi in vendita su VivaTicket, la stessa agenzia bolognese alla quale si è rivolta Vasco Rossi per Modena Park dopo l'interruzione dei rapporti con Live Nation (e, di conseguenza, TicketOne, alla quale la società di Roberto De Luca era legata proprio in virtù dell'accordo Panischi): "Le ragioni di Vasco non hanno nulla a che fare con le mie: io con VivaTicket già avevavo lavorato per gli AC/DC a Imola nel 2015, affidando a loro la distribuzione dei biglietti sul circuito fisico. In ogni modo, questa è l'unica esclusiva che avranno per un mio spettacolo, quest'anno, perché per tutti gli altri i biglietti saranno in vendita sia su TicketOne che su VivaTicket, e anche su altri circuiti, purché seri e impegnati in una lotto senza quartiere al secondary ticketing". Trotta più che a ciò che sarà preferisce pensare a cio è che, oggi: "Il futuro non è scritto, ma il presente ci chiede di lavorare con impegno per costruirci il futuro senza dimenticare ciò che è stato il passato".