Dal libro "Rock Therapy" di Massimo Cotto (Marsilio) proponiamo una "pillola" terapeutica: la canzone di oggi serve come integratore. Black snake moan Blind Lemon Jefferson singolo, 1927 Personaggio leggendario, progenitore del blues texano, da lui i Jefferson Airplane ereditarono il nome, a lui Nick Cave dedicò un brano spettacolare nell’album "The Firstborn Is Dead" che il regista Craig Brewer prese a pretesto per il film "Black Snake Moan", con una sensualissima Christina Ricci. Chissà se davvero cieco dalla nascita (le sue canzoni contengono richiami visivi troppo accurati per un non vedente), Jefferson ebbe una vita infarcita di leggende (si narra che, dopo i primi soldi, si facesse vedere in giro con auto di lusso e relativo autista, iniziativa che oggi fa sorridere, ma che a metà degli anni venti era ai confini della realtà). Persino sulla sua fine manca chiarezza. Alcuni dicono che sia morto per assideramento a Chicago, dopo aver perduto la strada di casa al termine di una seduta di registrazione, ma la sua ultima session fu a Richmond, in Virginia; altri sostengono sia morto per infarto e abbandonato che ancora respirava dal suo autista, che non lo amava, ai bordi della strada. Non aiuta a dipanare il mistero il fatto che il certificato di morte non sia mai stato rintracciato negli archivi federali. "Black Snake Moan" è indiscutibilmente il suo capolavoro, ma voglio citare anche un altro brano, "Booster Blues", perché fotografa alla perfezione lo stile narrativo duro e crudo di Blind Lemon Jefferson. Una volta, gli afroamericani appendevano alle porte delle case dove era avvenuto un lutto un nastro di carta increspata nera. In "Booster Blues", il bluesman liquida la sua ragazza con parole a dir poco terribili: «Scusami, donna, non te lo dirò un’altra volta: mi preparo a lasciare la città e appenderò un nastro alla tua porta». Questa, pubblicata per gentile concessione dell'autore e dell'editore, e le schede di altre 333 canzoni terapeutiche sono proposte in "Rock Therapy" di Massimo Cotto, edito da Marsilio.