Arriva in librerira oggi, "Tu lo conosci Coez", di Mattia Marzi: una biografia che consacra il rapper-cantautore alla vigilia dei concerti romani sold-out da settimane, previsti per il 3 e il 4 febbraio al Palalottomatica. Il racconto è flashback di un percorso durato già una quindicina d’anni. La carriera del trentaquattrenne Silvano Albanese viene ripercorsa all'interno della scena vivace e prolifica di Roma. Cor Veleno, Colle Der Fomento, i circoli sociali e le discoteche di Roma: sono il punto di partenza del Circolo Vizioso, il trio dove Coez Silvano ha trovayo la sua prima voce. Poi Graffiti, Brokenspeakers, gli inizi da solista; il passaggio in Carosello Records, la produzione di Sinigallia, il canto libero in antitesi al rap; il 2013 di“Non erano fiori”, il 2015 di “Niente che non va”. il 2017 di “Faccio un casino”. Mattia Marzi, che firma per Arcana il secondo volume della collana dedicata ai “Cantautori del Duemila”, tratteggia bene il contesto sociale e musicale e, narrando in terza persona, lo mescola a dovere con i sentimenti di Coez – sì personali, ma indissolubili dall’umore di quella scena fatta di artisti che si manifestano attraverso l’antagonismo, che vedono e affrontano avversari sempre e dovunque, il cui filo rosso è fatto di storie andate male. Quelli di Coez sono anche demoni interni, ed il peggiore di tutti brilla per assenza: è il padre che non ha mai avuto, protagonista nelle sue canzoni, all’origine tanto di cose grandi come l’amore sfrenato per la mamma quanto di episodi di ordinaria amministrazione rap come il dissing contro Mondo Marcio. LEGGI QUA LA RECENSIONE COMPLETA DI "TU LO CONOSCI COEZ" DI MATTIA MARZI