Almeno tre persone sono rimaste ferite ieri, martedì 3 aprile, nella sparatoria causata da una donna, che si è poi tolta la vita, nel quartier generale di YouTube a San Bruno, Califonia. Il Dipartimento di Polizia della città ha identificato la responsabile dell’attacco nella trentenne Nasim Najafi Aghdam. I feriti, trasportati d’urgenza allo Zuckerberg San Francisco General Hospital, sono – come dichiarato da un portavoce della struttura in conferenza stampa - un uomo di 36 anni e una donna di 32, entrambi in condizioni critiche, e una donna di 27 anni, stabile. Secondo uno studio dell’F.B.I. diffuso nel 2014 su tutte le sparatorie di massa avvenute negli Stati Uniti dal 2000 al 2013 solo 6, su 160, sono state provocate da una donna. Stando a quanto riportato dalla CNN, alcuni ufficiali avrebbero dichiarato alla testata che l’autrice della sparatoria conosceva almeno una delle vittime. Quanto al movente, il capo del Dipartimento di Polizia di San Bruno, Ed Barberini, ha dichiarato che ancora non è stato chiarito. A questo proposito, però, il padre di Nasim Aghdam ha riferito alla CBS di Los Angeles che sua figlia aveva criticato l’azienda in alcuni post e lui stesso si era messo in contatto con la polizia dell’area di San Diego, preoccupato per la rabbia della donna nei confronti di YouTube. Negli uffici di San Bruno, a sud di San Francisco, del colosso del video streaming lavorano più di un migliaio di persone.