Tre delle quattro maggiori piattaforme di secondary ticketing operanti nel Regno Unito - StubHub, GetMeIn e Seatwave - hanno accolto le indicazioni della locale Competition and Markets Authority, che aveva chiesto alle società operanti sul mercato secondario britannico maggiore trasparenza nei confronti dei clienti: le tre società si impegneranno a chiarire, a quanti acquisteranno biglietti sui loro siti, che il tagliando acquistato fuori dai canali ufficiali potrebbe dare luogo a un mancato ingresso (eventualmente stabilito dagli organizzatori dell'evento, come, per esempio, in occasione del prossimo tour inglese degli Arctic Monkeys), oltre alla posizione esatta del posto abbinato allo stesso e al nome del rivenditore che l'aveva acquistato sul mercato primario. All'appello non ha risposto Viagogo, società fondata a Londra ma da anni con sede operativa e legale a Ginevra, in Svizzera: "Fino ad ora Viagogo ha rifiutato di rispondere alle nostre preoccupazioni", ha spiegato il dirigente della Competition and Markets Authority Michael Grenfell, "Noi siamo determinati a fare sì che rispetti la legge: siamo pronti a utilizzare tutta la forza a nostra disposizione per proteggere i consumatori, azioni legali incluse". Viagogo è già stata multata dall'italiana AGCom per una somma pari a un milione di euro perché inottemperante a disposizioni emanate nell'aprile dello scorso anno dalla stessa Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sempre relative alla trasparenza nei confronti dei consumatori.