Le sale che hanno ospitato le session di registrazione di colossi del rock e del pop come - solo per citare i più noti - Paul McCartney, Adele, Coldplay, U2, Muse, George Michael, Kate Bush, Liam Gallagher, David Gilmour, Mumford & Sons, Scott Walker e Katy Perry, sono oggi in vendita: gli AIR Studios, sale di registrazione e post-produzione aperte dal già produttore dei Beatles George Martin e da John Burgess dopo il termine del loro rapporto professionale con la EMI, sono stati resi disponibili sul mercato. Oggi locati a Hampstead, nella capitale britannica, nella chiesa sconsacrata di Lyndhurst Hall, progettata nel 1880 dall'architetto Alfred Waterhouse, gli studi hanno il proprio punto di forza in una sala di ripresa esagonale da 300 metri quadri in grado di ospitare un'orchestra sinfonica a organico pieno, caratteristiche - questa - che ha permesso agli AIR di lavorare negli ultimi anni, oltre che su album musicali, anche su colonne sonore di videogiochi e di lungometraggi come "Darkest Hour", "Dunkirk", "Wonder Woman", "Justice League" e "Alien Covenant". "La vendita degli AIR Studios è un momento importante nella storia dell'industria musicale", ha dichiarato l'attuale coproprietario delle sale Richard Boote, che le rilevò dal gruppo Chrysalis e dalla Pioneer nel 2006: "Alcuni degli album e delle colonne sonore più importanti degli ultimi due secoli sono stati registrati qui, e siamo certi che ci sia ancora margine per espandere questo tipo di attività". Allo stato attuale, presso gli studi lavorano circa una trentina di dipendenti. Intervistato da Billboard, Paul Woolf, socio di Boote, ha spiegato che la decisione di liberarsi della struttura "non è stata facile da prendere", e che la ragione di questa scelta poco abbia a che fare con motivi legati alle prospettive di crescita e all'andamento del mercato: "In fondo, ormai siano solo due vecchie scoregge".