Se i vertici italiani di Sony BMG si distinguono per la loro ritrosia nei confronti della stampa (nessun commento al comunicato sindacale che anticipa tagli drastici alla sede romana, vedi News), non altrettanto si può dire del capo supremo della major, Andrew Lack, le cui esternazioni pubbliche sono assai frequenti. Alla Associated Press, per esempio, l’ex top manager della Tv americana ha appena confermato le sue previsioni sul futuro prossimo dell’industria musicale: “Abbiamo ancora anni duri davanti a noi, le cose non miglioreranno in fretta”. “Non è che non ci sia grande musica in giro, ma questo purtroppo non si riflette adeguatamente nelle vendite”, ha aggiunto il presidente di Sony BMG additando, lui pure, la pirateria su Internet come causa principale dei guai dell’industria. Lack ripone comunque speranze nelle decisioni della Corte Suprema americana, chiamata a giudicare sulla corresponsabilità o meno dei servizi che promuovono il file sharing per le violazioni dei copyright commesse dai loro utenti (vedi News). “Si tratta di decidere se questi servizi stiano minando o no i principi che in questo paese proteggono da 200 anni gli artisti, gli autori e i produttori. Io credo che i giudici daranno ragione a noi”.