Muoiono, uno alla volta, gli studi di registrazione che hanno fatto la storia della musica popolare americana degli ultimi trent’anni. A poche settimane di distanza dai Record Plant di New York (vedi News) e poco prima dell’annunciata chiusura degli Hit Factory, è la volta dei leggendari Muscle Shoals Sound Studios di Sheffield, Alabama, fondati nel 1969 dai session men Barry Beckett, Roger Hawkins, David Hood e Jimmy Johnson, la celebre Muscle Shoals Rhythm Section rinomata, a dispetto della pelle bianca dei musicisti, per il suo stile autenticamente soul e ricercatissima dai migliori cantanti ed etichette r&b dell’epoca (la Atlantic di Jerry Wexler, soprattutto, che vi fece incidere Aretha Franklin, Wilson Pickett, l’Arthur Conley di “Sweet soul music” e molti altri, sia pure per un periodo limitato di tempo). Inaugurati da Cher, che vi realizzò l’album “3614 Jackson Highway” intitolandolo con l’indirizzo dell’edificio che li ospitava, i Muscle Shoals videro avvicendarsi nel corso della loro gloriosa esistenza artisti come Bob Dylan, i Lynyrd Skynyrd, Paul Simon, Bob Seger e i Rolling Stones (è quello il luogo d’azione della sequenza del film “Gimme shelter” in cui Jagger e compagni eseguono “Wild horses”). <br> Allestiti inizialmente in un vecchio magazzino di casse da morto, gli studi traslocarono nel 1978 in locali più ampi e meglio attrezzati collocati sulle rive del fiume Tennessee. Dal 1985 ne divennero proprietari i titolari dell’etichetta Malaco Records, che l’anno scorso avevano tentato (senza successo) di venderli all’asta su eBay ad un prezzo di partenza di 650 mila dollari. In seguito si è fatta avanti una società di produzione cinematografica, Cypress Moon, con cui la trattativa si sta finalizzando in questi giorni. L’ultima incisione realizzata ai Muscle Shoals risale al dicembre scorso, quando ad usare lo studio sono stati i Drive By Truckers di Patterson Hood, figlio di David.