Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Reuters, la Commissione Europea sarebbe sulla via dell’approvazione dell’acquisizione, da parte di Apple, alla cifra di 400 milioni di dollari, del servizio d’identificazione musicale Shazam, che l’azienda statunitense fondata da Steve Jobs e compagni ha inglobato nel dicembre del 2017. L’indagine da parte dell’istituzione comunitaria era stata aperta lo scorso mese di aprile su richiesta di paesi come l’Austria, la Francia, l’Islanda, la Norvegia, la Spagna, la Svezia e l’Italia stessa, che chiedevano venisse accertata la mancata violazione delle regole dell’antitrust da parte dell’operazione messa in atto da Apple. All’epoca, il commissario Margrethe Vestager, responsabile delle politiche relative all’equa concorrenza, aveva evidenziato il rischio - smentito, a quanto pare, da quella che sembra sarà la decisione finale della Commissione - di monopolio che la procedura avrebbe potuto comportare con queste parole: Il modo in cui le persone ascoltano musica è cambiato molto negli anni recenti con sempre più europei che utilizzano servizi di musica in streaming. La nostra indagine mira ad accertarsi che i fan musicali continuino a godere delle offerte dello streaming musicale e non si trovino davanti a una scelta minore come risultato della fusione proposta. L’altro timore sollevato in sede europea era che Apple avrebbe potuto impedire a Shazam di rimandare gli utenti ad aziende in concorrenza con il colosso di Cupertino e che, acquisendo Shazam, potesse aver accesso a informazioni sensibili, dal punto di vista commerciale, anche dei clienti dei suoi competitors. In attesa dell’ufficializzazione del verdetto comunitario, al momento, le premesse sembrano non dare, però, seguito alle perplessità sollevate.