La musica dal vivo continua a rimanere nel mirino dei terroristi affiliati all'Isis operanti su territorio europeo, in particolar modo francese: a rivelarlo è Christophe Castaner, Ministro dell'Interno del governo guidato da Emmanuel Macron, a margine delle celebrazioni per onorare la memoria delle vittime degli attentati che, il 13 novembre del 2015, costarono la vita a 130 persone, gran parte delle quali soprese da un commando di terroristi nella sala da concerti del Bataclan durante un'esibizione degli Eagles of Death Metal (nella foto). Pur senza entrare nei dettagli, Castaner ha spiegato come - senza troppi clamori - "praticamente tutte le settimane le autorità intervengono sul campo per neutralizzare potenziali rischi": solo nel 2018, la polizia francese avrebbe sventato sei attacchi ad altrettanti eventi musicali dal vivo. Secondo il ministro, tuttavia, il profilo degli attentatori sarebbe parzialmente mutato, con gli estremisti islamici fiaccati dalle campagne militari condotte in Medio Oriente ma incalzati, sul territorio francese, da frange di estrema destra interne, queste ultime più interessate a colpire le istituzioni repubblicane piuttosto che la cittadinanza. Tuttavia, ha proseguito Castaner, l'impegno nella dissuasione profuso dalle forze dell'ordine nei confronti di potenziali terroristi pare aver dato i primi frutti: "Loro sanno che ci siamo, e che si stiamo ascoltando", ha concluso il ministro. Alle celebrazioni in memoria delle vittime degli attentati del 13 novembre a Parigi - tra le quali è presente la nostra connazionale Valeria Solesin - hanno preso parte anche i sindaci di Parigi Anne Hidalgo e Londra Sadiq Khan.