Il mercato pirata della musica precede sempre quello legale, quando si tratta di adottare le nuove tecnologie: così anche nell’approvvigionare bar, pub e altri pubblici esercizi italiani di juke box per mp3, dotati di gettoniera per la selezione a pagamento delle canzoni e di schermo piatto per la riproduzione di video. 65 apparecchi di questo genere, contenenti brani musicali riprodotti e diffusi in pubblico senza autorizzazione dei titolari e in violazione dei diritti d’autore, sono stati sequestrati in Friuli ma anche in altre zone d’Italia nell’ambito di un’operazione condotta dalle Fiamme Gialle di Udine: i computer/juke box, stando al rapporto compilato dalla Guardia di Finanza, venivano aggiornati costantemente con le ultime novità discografiche e fruttavano ai titolari dell’organizzazione clandestina che li gestiva un giro d’affari complessivo stimato in 1,2 milioni di euro all’anno. <br> Insieme alle macchine installate in altrettanti locali la Finanza ha sequestrato oltre 835 mila mp3 illegali, comminando sanzioni per 50 milioni di euro ai trasgressori di legge. Delle cinque persone denunciate, tre rischiano fino a 7 anni di reclusione per associazione a delinquere: due di queste sono cittadini della Repubblica Slovacca, paese da cui venivano importati i juke box illegali.