Si sta rivelando sempre più efficace, come volano per un'operazione di riscoperta da parte delle nuove generazioni della band un tempo capitanata da Freddie Mercury, "Bohemian Rhapsody", la pellicola diretta da Bryan Singer e interpretata da Rami Malek che ripercorre la carriera della band di "We Will Rock You" dagli esordi alla storica esibizione al Live Aid del 1985: secondo dati riferiti nei primi giorni del 2019 da Spotify, la piattaforma di streaming musicale molto utilizzata da millennial e giovani in generali, il 70% degli utenti che nelle ultime settimane ha ascoltato i brani dei Queen ha meno di 35 anni. "Su Spotify i Queen sono più popolari che mai", ha confermato la società guidata da Daniel Ek sul proprio blog ufficiale: "Non solo tra sessantenni, cinquantenni e quarantenni, ma anche tra i millennial. Da quando 'Bohemian Rhapsody' è uscito nei cinema, gli ascolti dei Queen si sono impennati del 333%". Il dato, di per sé plausibile alla luce dell'intenso battage promozionale che ha accompagnato la distribuzione del biopic, è tuttavia da interpretare: Freddie Mercury morì nel dicembre del 1991, cioè ventisette anni fa, quando buona parte del 70% degli ascoltatori che oggi frequentano il catalogo dei Queen non erano ancora nata. Il gruppo di "We Are the Champions", che pure è sempre stato nella pattuglia dei top artists di Spotify dall'apertura del servizio musicale digitale, dall'uscita di "Bohemian Rhapsody" ha fatto registrare una media di 39.2 milioni ascolti mensili portando i Queen a essere i quindicesimi artisti più ascoltati sulla piattaforma svedese a livello globale. Leggi anche: "Bohemian Rhapsody” - la recensione, la colonna sonora, le news: la recensione, la colonna sonora, le news.