Intervistato dal celebre Bill Flanagan (ora dirigente di MTV) nel corso di un faccia a faccia che ha avuto luogo mercoledì scorso (16 marzo) al South by Southwest di Austin, il cantautore inglese non ha avuto parole tenere nei confronti dei discografici (non è una novità), delle radio e dei rivenditori di dischi. I primi, ha detto Costello, hanno la colpa di “rinchiudere le persone creative all’interno di strutture massicce e ingombranti che mi ricordano gli ultimi giorni dei dinosauri”. Ma anche i negozianti specializzati, secondo l’autore di “Alison” e di “Almost blue”, non sono al passo coi tempi e hanno ormai perduto il contatto con i consumatori. Catene come Tower Records, ha sostenuto Costello, hanno perso lo spirito degli esordi: “Non appena la banda larga sarà diventata abbastanza diffusa, il loro tempo sarà definitivamente scaduto. Mancano cinque minuti alla fine, non si accettano più scommesse. La scelta è tra cambiare e scomparire…”. Quanto alle radio, Costello le ha bollate senza mezzi termini come proprie “nemiche”. “L’unico modo di promuovere un nuovo disco, per gente come me, è fare concerti. Ma va bene così: è la musica dal vivo che conta, non i dischi. E’ sempre stato così”.