Il futuro collocamento azionario della multinazionale discografica a Wall Street (vedi News), nelle intenzioni dei suoi strateghi finanziari, dovrebbe fruttare 750 milioni di dollari, ma di questi meno di 7 verrebbero reinvestiti direttamente nello sviluppo delle attività aziendali. Lo si evince dall’ultimo documento che Warner Music ha trasmesso alla Security Exchange Commission, l’autorità che negli Stati Uniti vigila sulle operazioni di Borsa: 141,5 milioni di dollari, spiega il report ufficiale, verrebbero versati come dividendo di cassa al presidente/amministratore delegato Edgar Bronfman Jr., agli altri maggiori azionisti dell’impresa (le società di investimento Thomas H. Lee Partners, Bain Capital e Providence Equity Partners) e ai dieci maggiori dirigenti della società prima ancora che l’Ipo venga effettuata, mentre altri 73 milioni verrebbero impiegati per liquidare altri attuali detentori di quote di proprietà (tra cui la Music Capital Partners dello stesso Bronfman). Gran parte della somma rimanente servirebbe a ripianare i debiti: i 7 milioni di dollari netti, o meno, che rimarrebbero al termine di questo complicato giro di trasferimenti di denaro rappresentano meno dell’1 % dell’ultimo fatturato trimestrale del gruppo, pari a 1,09 miliardi di dollari.