In seguito alla pubblicazione di questa news:<br> http://www.rockol.it/news.php?idartista=1791 ho ricevuto telefonate e email dalle persone in essa citate. Mi fa piacere, perché credo molto nella funzione e nell’utilità del dibattito. E mantengo la promessa fatta telefonicamente a Filippo Salteri, dello Strategic Marketing della Warner, pubblicandone integralmente qui di seguito la sua circostanziata e dettagliata replica, astenendomi dal replicare a mia volta.<br> <I>Caro Direttore,<br> chi è senza peccato scagli la prima pietra.<br> Desidero rispondere, punto per punto, alle critiche sul progetto Endrigo, certamente dettate da sincera passione per l’artista ma, a mio parere, totalmente ingiustificate. Parto alla lontana con un po’ di storia: nell’autunno scorso abbiamo finalmente pianificato l’uscita in cd di “La vita, amico, è l’arte dell’incontro”, storico album a nome di Sergio Endrigo, Vinicious De Moraes e Giuseppe Ungaretti, registrato nel 1969 .<br> La ristampa proseguiva un lavoro sul catalogo di Sergio Endrigo che aveva già riportato alla luce su supporto digitale due altri storici lavori dell’artista istriano: “L’arca”, canzoni per bambini di Vinicious De Moraes e “L’arca di Noè” registrazione dal vivo effettuata il 17 marzo 1970 al Piccolo Teatro di Milano.<br> Come sempre facciamo in questi casi, abbiamo preannunciato tali pubblicazioni anche a Rockol ma non mi risulta che tali cd siano mai stati richiesti e/o recensiti su Rockol stesso.<br> Stesso trattamento anche per la raccolta di cui stiamo parlando e identico risultato. Capita…<br> I grandi capi non possono essere sempre informati su tutto però dovrebbero VERIFICARE ciò di cui stanno parlando per non correre il rischio, come in questo caso, di lanciare accuse ingiustificate.<br> Sia clemente il Direttore di Rockol con i suoi collaboratori ma, se mi permette, cerchi anche di ottimizzare il flusso di informazioni interno!<br> Chiusa questa prima parentesi, proseguo raccontando che, partiti alla ricerca della copertina dell’album, ci siamo messi in contatto con Matteo Perazzi , curatore e responsabile del bellissimo sito www.sergioendrigo.it , che ci ha gentilmente prestato l’lp originale per relizzare, come sempre facciamo in questi casi, una ristampa che riproducesse accuratamente la grafica della prima edizione in vinile.<br> Matteo è diventato un amico e ci ha messo in contatto con Sergio Endrigo che personalmente esitavo a disturbare.<br> Sergio Endrigo mi ha gentilmente concesso il suo tempo e ho avuto quindi l’opportunità di conoscere, seppure al momento solo telefonicamente, un uomo di rara gentilezza, simpatia e disponibilità.<br> E’ stato per me un onore, come un onore è stato poterlo tenere costantemente informato dei progressi nella realizzazione dell’omaggio che abbiamo voluto tributargli, un’antologia che ne ripercorresse il glorioso cammino durante gli anni Fonit Cetra.<br> So che a Endrigo la raccolta è piaciuta, come simpaticamente ha commentato più volte in questi giorni con la stampa, apprezzando in particolar modo il fatto che sia stata realizzata e pubblicata con lui in vita… <br> Oltretutto il progetto ha avuto sviluppi inattesi: l’interesse di Mondadori ha reso possibile la pubblicazione in contemporanea nel canale tradizionale e nelle edicole e ciò ci ha incoraggiati ad un investimento marketing importante: la raccolta “I 45 Giri” è pubblicizzata in questi giorni in radio ed in tv e l’interesse cresce giorno dopo giorno.<br> Abbiamo definito un prezzo al pubblico molto basso; ci sembra che € 10,90 per un doppio cd, contenente 43 canzoni , sia una bella risposta alle polemiche sui prezzi alti dei cd.<br> Ho perciò trovato francamente ingiusto e gratuito l’accenno (“solo” € 10,90, insomma…) al presunto eccessivo costo di questo doppio cd.<br> E’ demagogico e fuori luogo suggerire una polemica di questo tipo su questo prodotto: se le frequenti operazioni di sinergia fra industria discografica ed editori hanno in questi ultimi tempi avvantaggiato qualcuno, questi è proprio il consumatore finale. <br> € 10,90 per 43 Canzoni, con la C maiuscola, di un Grande della Musica Italiana, masterizzate e riversate in digitale dai nastri analogici dell’epoca, 25 centesimi a traccia, un quarto del costo medio di scarico di un MP3; è troppo ?<br> Per quanto concerne l’intervista ad Endrigo l’ho già avvisato e attende con gran piacere, caro Direttore, una tua telefonata. <br> Per concludere rispondo velocemente agli altri tuoi appunti:<br> - La sequenza delle canzoni dei due cd è rigorosamente cronologica: è stata una scelta meditata, opinabile come tutte le scelte, ma ci è sembrata, proprio in virtù dell’abbondanza e dell’eccelsa qualità del materiale proposto, la soluzione ideale per rendere i due cd equilibrati ed equivalenti, una sorta di doppio viaggio che ripercorre la storia e l’evoluzione artistica di Sergio Endrigo.<br> - La raccolta riporta tutte le copertine dei 45 giri originali del periodo Fonit Cetra. Dodici, a nostro parere le più belle ed evocative, sono state scelte per creare il collage, tema centrale dell’artwork frontale.<br> - “La donna del sud” era prevista nella prima stesura di tracklisting ma a volte accade l’imprevisto, in questo caso un nastro rovinato. Comunque , con un po’ di tempo e pazienza rimedieremo quando ripubblicheremo l’LP “Endrigo” del 1966. <br> Concludo ringraziando Rockol della visibilità data a “I 45 giri – ’65-‘73” di Sergio Endrigo e aggiungo che il nostro severo censore, che non è poi così cattivo come vuole sembrare, mi ha regalato il complimento migliore, al telefono, poche ore fa, riconoscendo, da vero appassionato e da ex discografico, che, malgrado tutto, la raccolta di cui abbiamo parlato è senz’altro la più bella mai dedicata ad Endrigo. <br> Filippo Salteri</i><br><br> Mi ha scritto anche Matteo Perazzi, curatore del sito internet www.sergioendrigo.it, fornendomi risposta al mio quesito sull’esclusione dalla tracklist di “La donna del Sud” e aggiungendo alcune “curiosità e aneddoti” (vedi sotto). <br><br> <i> Come giustamente da te osservato in questa compilation manca ‘La donna del sud’. La ragione? Ufficialmente ‘problemi tecnici’ che tuttavia - ha assicurato la Warner - non pregiudicheranno una sua inclusione in una futura ristampa dell'album Endrigo.<br> In compenso avrai al tempo stesso notato che è stato incluso un brano, ‘La ballata dell'ex’, che uscì come singolo solo nel 1975 (la canzone è del 1966) per di più come facciata a di un singolo che aveva come retro il Duo di Piadena...<br> Sempre per rimanere in tema di curiosità e aneddoti.... Il doppio cd contiene ‘La casa’ e ‘La marcia dei fiori’ che, come le bonus tracks incluse nella recente ristapa de ‘La vita, amico è l'arte dell'incontro’, differiscono da quelle pubblicate sull'album che ospitava Vinicius De Moraes e Ungaretti. Stessa cosa dicasi per ‘La pulce’ e ‘La papera’ che, rispetto alle apparse sull'album ‘L'arca’, sono arricchite dalla traccia vocale di Sergio. Un'ultima curiosità riguarda ‘La prima compagnia’: la versione del singolo ha un piccolo particolare che la differenzia da quella inclusa nell'album ‘Nuove canzoni d'amore’: si tratta della tonalità della chitarra (o forse un alternative take) al minuto 1.12 circa (peraltro è la stessa tonalità della chitarra presente sulla versione spagnola dell'album che tra l'altro contiene, all'inizio di ogni traccia, il conteggio del tempo!). </i><br><br> Ecco, queste curiosità e aneddoti sono proprio ciò che in parte intendevo quando lamentavo l’assenza dal libretto di note informative. Troppo specialistiche, troppo tecniche? Forse, sì. Ma utili a fornire valore aggiunto a una ristampa, a una ripubblicazione, a una riproposta. Questo, almeno, è il mio parere. Che ho volentieri colto l’occasione di condividere con i nostri lettori.<br> (fz)