Musica, Internet, sponsorizzazioni. Le connessioni strette tra i punti cardinali dell’industria discografica modello terzo millennio (accanto alle comunicazioni “mobili” e senza fili) trovano perfetta sintesi nell’accordo multimilionario (cifre ufficiose parlano di circa 5 milioni di dollari) che il portale musicale di AOL ha appena siglato con il noto costruttore automobilistico statunitense.<br> I termini del contratto prevedono l’impegno della Chevrolet a sponsorizzare per tutto il 2005 il programma di musica dal vivo in studio Sessions@AOL, che il sito Web diffonde attraverso Internet (tra le performance già registrate si segnalano quelle di dive pop come Joss Stone, Christina Aguilera e Dido ma anche di giovani artisti latino-americani e di gruppi emergenti di genere “emo rock”). “Si tratta di un accordo significativo sia per durata che per la somma di denaro coinvolta”, ha ammesso il responsabile di AOL Music Bill Wilson, mentre una portavoce della casa automobilistica ne ha ricordato le frequenti collaborazioni passate con l’industria musicale. Secondo gli analisti americani, il segnale è inequivocabile: nel momento in cui calano gli ascolti radiofonici e Mtv dedica sempre meno spazio ai videoclip, scrive il New York Post, portali on-line come AOL Music e Yahoo! diventano cruciali per lanciare e promuovere artisti, soprattutto emergenti e sconosciuti. <br> Da circa due mesi AOL Music, che prima era destinato ai soli abbonati al servizio, è raggiungibile liberamente su Internet (all’indirizzo htttp: //music.channel.aol.com): dei 22 milioni di visitatori mensili, 5 sarebbero appunto non abbonati. Nelle scorse settimane il portale, così come alcuni suoi concorrenti, ha raggiunto accordi con le major Universal e Warner Music per avere accesso ai loro interi cataloghi di videoclip (vedi News).