L'avvicendamento tra Jorgen Larsen e Lucian Grainge al vertice dell’organizzazione internazionale della major (vedi News) prelude, secondo il Financial Times, a una radicale ristrutturazione delle operazioni europee di Universal Music. Dal manager inglese, che in patria ha contribuito all’affermazione di nuovi talenti come Keane e Scissor Sisters (americani, ma sotto contratto con Universal UK), ci si attende un’altra drastica cura dimagrante, sul modello di quella che, nel Regno Unito, ha portato la casa discografica a tagliare costi e posti di lavoro fino a risparmiare 63 milioni di dollari all’anno. <br> Secondo una fonte citata dal quotidiano economico, i cambiamenti programmati – che includerebbero una revisione del team di management e l’accentramento di funzioni presso neocostituiti uffici “regionali” e sovranazionali – avverranno in tempi piuttosto brevi.