Tempo di aggiornare la classifica dell'invidia: due giornali, il "Sunday Times" e "The Observer" hanno stilato altrettante graduatorie relative ai britannici più facoltosi.<br> La lista del “Sunday Times”, che viene pubblicata tutti gli anni, vede al primo posto il multimiliardario Hans Rausing, il re degli imballaggi per alimentari, mentre il primo musicista della classifica generale è Sir Paul McCartney, trentatreesimo, con una fortuna valutata attorno ai 500 milioni di sterline (quasi 1500 miliardi di lire). Lo seguono Andrew Lloyd Webber (350 milioni di sterline) e il produttore dei Bee Gees Robert Stigwood (350 milioni di sterline), che è più ricco degli stessi Bee Gees, la cui fortuna ammonta a 90 milioni di sterline - poco meno di 270 miliardi di lire. Meglio dei tre fratelli Gibb si comportano anche Elton John (gli manca qualche miliardo di lire per averne 500) e Mick Jagger (450 miliardi di lire circa). Da segnalare l'entrata di Jim Kerr (Simple Minds) e di Chris De Burgh al numero 35 e 40 della lista dei miliardari, che vede una sola donna nei primi 50: Annie Lennox, al numero 47 con poco più di 70 sudati miliardi di lire. Anche Noel Gallagher è entrato nella Top 1000: la “mente degli Oasis” si trova esattamente al numero 859 della lista pubblicata dall’autorevole “Sunday Times”; ma, se si considerano i soli musicisti pop-rock, allora Noel è al quarantasettesimo posto in graduatoria.<br> Diversa invece la classifica dell'Observer, dove si prendono in considerazione gli artisti sotto i 30 anni. Tra questi, dominano le Spice Girls. Da notare che le quattro principesse non sono tutte sullo stesso piano. Victoria Adams, "Posh Spice", è ritenuta in possesso di 24 milioni di sterline (più di 70 miliardi di lire); le altre tre sono valutate "solo" 22 milioni di sterline. Alle spalle delle quattro, Gary Barlow (autore della maggior parte dei brani dei Take That), Jay Kay dei Jamiroquai e Robbie Williams. Il conto in banca di Robbie è tuttavia quasi la metà di quello del rivale Barlow: 8 milioni di sterline contro 20.
