Al termine di un'indagine lunga due anni, partita già nell'estate del 2018, la polizia postale di Bologna ha individuato e smantellato un nucleo di cyber criminali accusati di aver clonato il sito di un'agenzia di vendita di biglietti online, truffando migliaia di utenti che avevano acquistato i biglietti per i concerti di Vasco Rossi. Le vittime sono circa 1.400, che - credendo di trovarsi sul sito ufficiale dove poter acquistare i biglietti per il tour 2018 del rocker di Zocca, Vivaticket, gestito dalla Best Union Company S.p.A. - avevano acquistato sui siti clonati dei tagliandi per poi scoprire, una volta arrivati ai varchi degli stadi, che erano falsi. È stata proprio la Best Union Company a denunciare quanto accaduto alla polizia postale di Bologna, dopo le segnalazioni dei fan. Per restare nell'anonimato, gli ideatori della truffa trasferivano denaro da un conto corrente all'altro: siti internet, schede telefoniche e gli stessi conti correnti che venivano usati per ricevere i pagamenti dalla vendita dei falsi biglietti erano tutti intestati a dei prestanome. I malviventi riciclavano poi il ricavato dalla vendita dei finti ticket in criptovaluta Bitcoin. Gli inquirenti si sono messi sulle loro tracce analizzando i flussi finanziari: gli ideatori della truffa sono stati identificati in due giovani della provincia di Sassari. Con un provvedimento di sequestro preventivo richiesto urgentemente dalla Procura della Repubblica di Bologna sono dunque stati oscurati i siti clonati (privatetickets.it, privatetickets.eu, vivaticket.eu, vascorossi.co, privateticket.eu, vivatickets.eu, privateticket.it e nonstoptickets.eu). Sequestrati agli indagati un tablet e alcune sim card. Indagate altre quattro persone ritenute complici dei due.