In linea con il politicamente corretto - anche se, francamente, questo sembra un caso di eccesso di correttezza - i Grammy Awards hanno annunciato che la categoria "World music" è stata rinominata "global music". Il termine "world music", divenuto popolare negli anni Ottanta come categoria commerciale per la musica tradizionale non occidentale, è stato utilizzato per la prima volta dall'etnomusicologo statunitense Robert E. Brown che, nei primi anni Sessanta alla Wesleyan University del Connecticut, realizzò un apposito corso post-laurea sul tema. Si considera generalmente che sia stato Paul Simon, con il suo album "Graceland", a portare per la prima volta la musica non occidentale all'attenzione del pubblico del pop e del rock, anche se già in precedenza il lavoro di Alan Stivell aveva unito musica tradizionale folk, rock moderno e "world music" nell'album "Renaissance de la harpe celtique" del 1972; in seguito, Peter Gabriel ha contribuito ampiamente alla diffusione della conoscenza della musica non occidentale. L'espressione "world music" come nome collettivo per la categoria commerciale risale al 1987. Ma la definizione fu criticata già da David Byrne in un suo editoriale del "New York Times", nel 1999, che potete leggere qui, nel quale sosteneva che "la categorizzazione serviva per attrarre un consumo disonesto". La Recording Academy, che organizza i Grammy Awards, ha spiegato che l'aggiornamento della definizione "rispecchia una categorizzazione più corretta", che è la conseguenza di discussioni avvenute con artisti, etnomusicologi e linguisti, che il termine "global music" è più rilevante, moderno e inclusivo, e che segna "l'allontanamento da connotazioni colonialiste, folkloristiche e 'non-americane'" che la definizione "world music" implicava. La categoria "world music" fu introdotta ai Grammy nel 1992; il primo album a ricevere il Grammy fu "Planet drum" di Mickey Hart. Fra gli altri vincitori ci sono Ry Cooder, Ravi Shankar, Ladysmith Black Mambazo, Angélique Kidjo (unica ad aver ottenuto il premio tre volte).