Non è stata semplice per la società di secondary ticketing Viagogo l'acquisizione da quattro miliardi di dollari della rivale StubHub, da quando è stata annunciata nel novembre 2019, sottoposta a una indagine normativa dietro l'altra e poi vessata dal Covid-19. Ora Viagogo propone una soluzione che spera possa tenere lontano gli enti di vigilanza normativa: vendere le attività di StubHub al di fuori del Nord America, mantenendo le filiali statunitensi e canadesi. L'acquirente otterrebbe il database dei compratori e dei venditori di StubHub; il suo software; "una licenza mondiale, irrevocabile, esente da diritti, esclusiva per tutta la proprietà intellettuale"; ma, come riporta MusicAlly, cosa molto importante, data la pandemia in corso, non sarebbe responsabile per gli eventi annullati. Viagogo si augura che una mossa del genere possa soddisfare l'autorità della regolamentazione britannica, che da tempo sta indagando sulla società di vendita e scambio di biglietti. Ci si chiede, anche se la proposta venisse approvata, chi potrebbe acquisire l'attività le attività di StubHub?