Basta con i download venduti in anteprima e con i favoritismi concessi ai distributori di musica digitale: lo ha richiesto ai discografici dell’IFPI l’associazione europea dei negozianti di dischi GERA (Global Entertainment Retail Association), invocando un maggior sostegno al settore tradizionale (e in crisi) del commercio. A confronto con i delegati della federazione internazionale dei discografici, i rappresentanti della GERA hanno ricordato che, a dispetto della crescita sostenuta dei consumi di musica digitale legale, le vendite di Cd nei negozi rappresentano ancora il 97 % del mercato e non vanno pertanto trascurate: la soluzione proposta dai rivenditori consiste nel garantire contemporaneità di pubblicazione tra Cd e download entro due settimane dalla diffusione delle novità discografiche in radio. <br> “I commercianti di prodotti per l’entertainment”, ha sottolineato il presidente di GERA nonché capo di Virgin Entertainment Simon Wright, “devono abbracciare la vendita di musica in tutte le sue forme, ed è precisamente quel che stanno facendo. Tuttavia, il sistema di vendita tradizionale assorbe ancora la parte preponderante del mercato e come tale dovrebbe continuare ad essere riconosciuto”.