L’utilizzo che l’intera filiera musicale fa di Instagram è intenso e crescente, e impatta sul marketing, la promozione, la costruzione di una comunità e la relazione con la fan base. La popolarità di un utente, di un account, delle sue stories – ma anche il suo impatto con IGTV e Reel – risponde a principi precisi. Oltre a rispettare una sintassi corretta a base di hashtags, titoli, didascalie, visual, non guasta conoscere anche i fondamentali del ‘dietro le quinte’ della app regina del social sharing. Alla base del funzionamento dell’algoritmo di Instagram è l’apprendimento automatico, meglio noto come machine learning: quella branca dell’intelligenza artificiale che permette ai computer di osservare, identificare ed applicare regole a modelli e schemi di comportamento, come quelli degli utenti online alle prese con siti e applicazioni. In particolare, Instagram utilizza il machine learning per analizzare il comportamento passato di un utente per poi costruirgli un feed unico: significa che ciò che vediamo comparire sui nostri Instagram feed dipende da come ci siamo comportati e da come abbiamo interagito con gli account che seguiamo. Ciò premesso, ecco un sintetico insieme di fattori critici che determinano l’Instagram feed di un utente. Il primo elemento riguarda l’interesse per e, in maniera indiretta, il contenuto di un post, il cui grado l’algoritmo di Instagram sceglie di interpretare basandosi sugli interessi affini e contigui dimostrati dall’utente in passato. A raffinare la personalizzazione del feed – secondo elemento - interviene poi il grado della relazione tra utenti: la mia relazione con X è considerata stretta se in passato ho interagito spesso con X. L’intensità dell’interazione con lui, a sua volta, è misurata da parametri come commenti e tag inseriti nei post. Il terzo fattore critico è il tempo, relativo tanto al post quanto all’utente al quale viene mostrato. Nel primo caso parliamo di recenza (un post nuovo, recente, è spinto più in alto nel feed di uno vecchio); nel secondo di frequenza (quanto spesso l’utente apre Instagram influenza l’algoritmo nella scelta dei post da mostrargli in alta priorità; ma l’algoritmo considera recenti i post in base alla sua frequenza di utilizzo che dell’app fa l’utente). Il quarto elemento, anch’esso da interpretarsi con una valenza doppia, riguarda la profondità di utilizzo di Instagram da parte dell’utente, che Instagram misura dal following (quante persone seguo) e dal tempo speso: più gente seguo, più vasto il mio feed; più uso Instagram, più in profondità l’algoritmo scava per propormi contenuti giudicati interessanti per me. tutti i tutorial musicali qui