"Parlo di te, parlo di te, parlo perchè vorrei averti con me...". E’ già tormentone estivo, ci sono pochi dubbi. Ma ricordate dove l’avete sentito? Anzi, dove l’avete visto? Breve storia di Pago (all’anagrafe: Pacifico Settembre): un cantautore di origini sarde che ha girato il mondo suonando chitarra, basso, batteria, piano... praticamente ogni strumento musicale; da 2 anni sta lavorando al suo progetto solista che ha visto l'esordio con il singolo "Parlo di te" e che sfocerà in un album a OTTOBRE. Eppure, negli ultimi 2 mesi, il brano è diventato uno dischi più programmati in Italia da radio e TV e ad un mese dalla il singolo sta scalando posizioni su posizioni (questa settimana al n. 13 della Nielsen) risultando l’esordiente in assoluto più suonato e venduto. Come? “In questo momento storico riuscire a dare la giusta visibilità ad un esordiente è veramente complicato”, spiega a Rockol Dario Giovannini, Promotion & Marketing Manager di Carosello Records e dell’etichetta laSerra, che ha pubblicato il singolo al prezzo speciale di € 3,90. “Le sincronizzazioni pubblicitarie, quindi, sono diventate uno strumento fondamentale. La particolarità di Pago, se vogliamo, è che stiamo parlando di un brano in italiano associato all’immagine di una multinazionale straniera: non succede quasi mai che in una sync venga scelto un brano cantato in italiano… è evidente quanto le aziende preferiscano sempre puntare su brani internazionali...”.<br> Pago, in una recente intervista pubblicata su Rockol, ha chiarito che “Parlo di te” precede il fortunato incontro con l’auto francese; e allora come mai Citroen, oltre che scegliere un pezzo in italiano, ha puntato su un esordiente?. “Citroen ha un approccio al mercato molto creativo e, pur nel rispetto di precise strategie di marketing, vive la comunicazione in modo emotivo”, spiega Giovannini. “Insomma, quando abbiamo presentato la filosofia de laSerra e poi abbiamo fatto ascoltare loro il brano, lo hanno praticamente “adottato”, al punto da integrarlo nel claim dell'azienda, diventato appunto ‘parliamone’. Se a questo si aggiunge che lo stile del brano è “tipico pop italiano”, quello che ha reso famoso nel mondo Laura Pausini ed Eros Ramazzotti, siamo davvero in netta controtendenza. Oggi la discografia tende a puntare su progetti particolari, distintivi, innovativi, nel sound, nel testo e nel look. Puntare su un giovane che canta un brano tipicamente “italiano” è un progetto che potrebbe rivelarsi un insuccesso. Certo la campagna ha facilitato la conoscibilità del brano, ma non nascondo che le radio sempre più orientate verso un formato “adult” e “solo grandi successi” all’inizio hanno storto il naso (ovviamente ci sono le eccezioni… come R.T.L. 102.5, Deejay e Radio Italia che hanno da subito capito le potenzialità del brano e ci hanno dato la spinta decisiva)”.<br> Ci troviamo invece di fronte a un caso di successo originale: mentre è chiaro a priori il beneficio per l’etichetta e per l’artista, che al minimo si potranno giovare di una massiccia pianificazione pubblicitaria da parte della marca, che ci guadagna l’auto…? “Citroen, come tanti altri brand, desidera comunicare attraverso la musica. Ma, diversamente da altri, cerca di farlo sposando un progetto: fortunatamente ha sposato la filosofia de laSerra, il progetto discografico di Carosello Records nato da poco più un anno che ha come obiettivo quello offrire ai giovani talenti una reale opportunità per emergere (vedi Max De Angelis, Alessio Caraturo ed ora, appunto, Pago). Citroen era convinta che se Pago avesse avuto successo e fosse stato passato per radio e in TV e venduto i dischi, automaticamente l'azienda avrebbe continuato a comunicare... Al di là di Citroen la nostra filosofia è stata sempre quella di valorizzare ed impreziosire la musica nuova, con operazioni che possano portare nuovi artisti ad emergere in radio e nelle classifiche di vendita. Oggi è sempre più dura, sembra una corsa ad ostacoli per zoppi, ma questi casi dimostrano che oggi è ancora possibile ottenere visibilità enorme anche per gli assoluti sconosciuti”.